Radici.
Dire radici è come dire terra, è come dire casa.
Casa è il luogo dove sono me stessa, senza filtri, dove sorrido senza nascondermi dietro una sciarpa, dove non ho paura e non smetto mai di parlare.
Non so dove andrò, non so cosa farò tra qualche mese, ma la cosa bella è la certezza di avere sempre dei punti fermi radicati in quella terra che è il mio cuore.
Questa ricetta è nata dalla semplice voglia di utilizzare presto le carote e la pastinaca che mia madre ha trovato al mercato, è rientrata a casa con il sorriso, sapendo che io avrei sorriso ancor di più per la pastinaca ( e le barbabietole che vedete in foto )!
Non l’avevo mai assaggiata e non l’ho mai vista dalle mie parti..potete immaginare la mia felicità quando mia madre mi ha raccontato di averla trovata e che viene proprio coltivata qui, da un’azienda agricola della mia terra.
Ormai sapete che amo le zuppe e le vellutate, amo ancor di più quelle colorate, che scaldano il cuore e che ti fanno star bene solo a guardarle.
Mentre fotografavo questa vellutata ho deciso di aggiungere le mandorle tostate..e ho pensato subito alla vellutata di lenticchie rosse e carote di Mimma e Marta, due persone splendide che non vedo l’ora di abbracciare!
Vi lascio la ricetta..e buona giornata a tutti!
Ingredienti per 2 porzioni:
1/2 cipolla bianca
160 g di patate ( peso netto )
250 g di carote ( peso netto )
2-3 cm di zenzero fresco
170 g di pastinaca ( peso netto )
Olio evo
sale
Brodo vegetale
mandorle ( facoltative )
Scaldate due cucchiai di olio in una casseruola e unite la cipolla tagliata grossolanamente e lo zenzero grattugiato, fate insaporire qualche minuto e nel frattempo preparate le altre verdure tagliandole a cubetti della stessa grandezza.
Quando la cipolla è ben rosolata ( non deve colorire, quindi aggiungete poco brodo se necessario ) aggiungete le verdure tagliate a cubetti, salate e coprite con il brodo vegetale; fate cuocere fino a quando le verdure sono morbide, quindi frullate le verdure con un frullatore ad immersione.
A questo punto potrebbe servire altro brodo vegetale, controllate la consistenza della crema e, se occorre, aggiungete un altro bicchiere di brodo vegetale.
Aggiustate di sale e servire nelle ciotole con mandorle tostate.
Accompagnate con crostini di pane, o del riso basmati, per un piatto completo.
Giuliana Manca dice
L’altra sera ne ho preparata una con carote, patate e zenzero, posso immaginare quanto debba essere buona anche questa!
Polvere di Riso dice
sai quanto amo le tue foto scure, inpazzisco…e ora ho voglia di quella meraviglia ed è tutta colpa tua 😉 <3
consuelo tognetti dice
Una coccola colorata che mette davvero il buonumore 🙂
Dolcissima tua madre a farti questo regalo 🙂
Mimma e Marta dice
Torno da scuola e trovo questa magnifica vellutata pronta ad essere mangiata (con gli occhi)! Ile, queste foto sono uno spettacolo, non riesco a staccare lo sguardo dallo schermo. Le carote, la barbabietole, la pastinaca…!! Proprio a Marsiglia abbiamo comprato una rivista dove c’è un’intera sezione dedicata alla pastinaca, peccato non averla mai vista dalle nostre parti. La vellutata è bellissima, cremosa, non sai quanto mi piacerebbe assaggiarla e assaggiare la pastinaca. Le mandorle poi le adoro con le carote (uno dei miei “vizi” è mangiare le carote crude con sopra crema di mandorle pure…) e lo zenzero è mi piace sempre. Insomma, non so più come dirti che tutto quello che fai mi piace, mi piace tanto, e che lo attendo impaziente anche io quel momento in cui ci abbracceremo :-*
Michela Sassi dice
Questa zuppa scalda veramente il cuore… La pastinaca non l’ho mai assaggiata…ma ora sono così curiosa che la cercherò… Sei unica in tutto quello che fai e riesci a trasmettere attraverso le tue immagini e parole! Ti abbraccio
Peanut dice
Ma quanto sono belle queste foto? Devi assolutamente fotografare più spesso col fondo scuro! -che io preferisco:)
La pastinaca l’ho assaggiata una volta soltanto in un ristorante, e non sono sicura mi sia piaciuta:D ma era una crema interamente di pastinaca credo, e sentivo perfettamente il suo sapore molto forte e poco familiare. Credo che assieme a questi altri ingredienti potrei apprezzarla:)
Per i tuoi interrogativi mi accodo, purtroppo, sono riflessioni che stanno tormentando anche me negli ultimi tempi, non so tu a che punto sia, io forse guadagno qualche mese rispetto a te ma più o meno siamo lì. E anche se non sento di aver messo radici qui, ho comunque tanta paura.
Sapere di avere un posto dove puoi tornare, sempre, è una condizione importante per cominciare a costruirsi delle nuove radici, anche se sicuramente non saranno mai tanto forti.
Ti abbraccio Ile, e ti auguro di essere serena qualunque cosa farai <3
Francesca P. dice
Radici come punti fermi, ma anche come punti di partenza da cui spiccare il volo, nella vita… chi siamo e da dove veniamo non va mai dimenticato, durante il percorso… ci portiamo dentro l’essenza di quello che ci ha formato e tutto ciò che piace… vellutate in primis, vero? 😉 L’arancione spicca benissimo sul fondo scuro, vedo che la voglia di sperimentare ci accomuna ed è bello sentirti vicina anche in questo, con la macchina fotografica in mano! :*
Ilaria Guidi dice
Buongiorno tesoro…questa vellutata è davvero da provare…squisita…e le tue foto sono stupende!!!! Colori bellissimi…ti abbraccio!
Ila