L’ho scritto anche nel mio ultimo post, raccolgo asparagi selvatici fin da quando sono piccola, è sempre stato un appuntamento fisso con mio padre che mi ha insegnato a cercarli, perché loro sono preziosi e amano nascondersi e mimetizzarsi..ed io da piccola nonostante li avessi davanti agli occhi non riuscivo sempre a trovarli!
Sono preziosi, ma solo per le persone che sanno apprezzarli, perché loro sono completamente diversi dagli asparagi grandi e coltivati, questi sono ricchi di sapore, un po’ amarognoli, ma io li adoro proprio per questo.
Amo passeggiare nella Natura e questo ormai credo si sia capito, ma trovo sia davvero unico cucinare ciò che la Natura ci offre in modo spontaneo.
Quest’anno sono spuntati già da diverse settimane a causa del clima primaverile degli ultimi tempi ed io non vedo l’ora di tornare a caccia di asparagi selvatici!
Qualche ora di immersione totale nella Natura, nei luoghi che più ti appartengono, quelli che conosci alla perfezione e ti fanno star bene, delle ore passate camminando, respirando aria pura, con gli occhi puntati verso il basso.
Queste sono le cose che amo fare di più, quelle che sento davvero mie.
Il classico a casa mia è la frittata con gli asparagi selvatici, ma io avevo voglia di un risotto, uno dei piatti che più amo fare e che mi riesce sempre bene.
Che sia un risotto alle mele, alla melagrana, un risotto al pomodoro o al limone, il risotto è un piatto che amo e che faccio sempre con molta facilità.
Non che sia un piatto difficile, ma non appartiene comunque alla nostra tradizione e sono felice che nonostante questo sia riuscita a farlo sempre bene.
Quando ho visto il contest di Maddy non ho avuto subito le idee chiare su quale fosse il mio piatto forte, probabilmente perché tendo a non fare mai le stesse cose, poi però confrontandomi anche con lui mi sono resa conto che il risotto è uno di quei piatti che faccio con facilità e soprattutto su cui sono più sicura.
A Settembre è stato a cena da me mio cugino, che in cucina ci lavora ogni giorno e nonostante l’ansia indovinate un po’ cos’ho preparato? Un risotto, ma con fichi freschi, nocciole tostate e pancetta croccante.
Adesso ovviamente non è periodo di fichi, quindi ho deciso di preparare un risotto con quello che ci offre la Natura, senza tralasciare il fatto che è un piatto molto economico, basta fare una camminata e si torna a casa con un bel bottino!
Ah, le foto le ho scattate in pochissimo tempo, ma ho preparato il risotto domenica, unico giorno in cui siamo tutti tranquilli e seduti assieme a tavola, quindi per stavolta non mi lamento, solo per motivi di famiglia 😀
Vi auguro una splendida giornata, vi aspetto domani per un dolce!
Ingredienti:
360 g di riso Carnaroli
1 mazzetto di asparagi selvatici*
100 g di speck ( una fetta spessa )
50 g di parmigiano
30 g di burro
1/2 cipolla bianca
Vino bianco
Olio evo
Brodo vegetale **
Sale
Per prima cosa pulite gli asparagi privandoli della parte più dura, quindi tagliateli grossolanamente e cuoceteli in acqua bollente salata per 2-3 minuti; essendo selvatici sono molto sottili, per questo saranno necessari pochi minuti.
Tagliate lo speck a listarelle e scottatelo in una padella antiaderente calda per pochi minuti.
** In questo caso sfrutto l’acqua di cottura degli asparagi, se preferite usate del brodo vegetale.
Tagliate finemente la cipolla, quindi lasciatela scaldare in un tegame in due cucchiai di olio evo e qualche cucchiaio di acqua calda; lasciatela stufare dolcemente per 10 minuti, aggiungendo acqua calda all’occorrenza.
A questo punto unite gli asparagi sbollentati, lasciateli insaporire due minuti, quindi unite il riso e tostatelo fino a quando i chicchi appariranno traslucidi; a questo punto sfumate con del vino bianco, un bicchierino circa.
Quando il vino sarà evaporato iniziate a bagnare il riso con il brodo caldo ( o, nel mio caso, l’acqua di cottura degli asparagi ), un mestolo o due alla volta, non di più. Aggiungete il brodo solo quando è il riso a chiederlo, continuate così fino a cottura ultimata, occorreranno circa 15-18 minuti.
A fuoco spento mantecate con il burro e il parmigiano grattugiato.
* le dosi non le ho, dipende da quanti asparagi trovo, anche pochi danno comunque sapore; io ne avevo un bel mazzetto.
Con questa ricetta partecipo al contest della carissima Maddy Cucina Scacciapensieri – Il mio piatto forte
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SeV a colazione dice
Complimenti, apprezzo molto le ricette con le piante spontanee. Da me però non ho mai trovato gli asparagi, purtroppo!
V
Michela Sassi dice
Che meraviglia questo risotto, anch’io sono amante della natura… regala emozioni che solo lei sa fare, come il tuo risotto!
Bravissima!
La cucina di Esme dice
anche io adoro i risotti e questo è delizioso ma mi interessa anche l’altra ricetta l’hai postata ? fichi freschi e nocciole …. ti prego dammi la ricetta!
baci
Alice
Ileana Pavone dice
@ Alice: cara purtroppo no, l’ho preparato di sera e poi non ho mai avuto modo di rifarlo. Comunque molto semplice, ho cotto il risotto in bianco, quindi solo con cipolla e brodo, a parte ho tosate le nocciole tritate grossolanamente e ho cotto la pancetta in padella per farla diventare croccante.
I fichi li ho aggiunti a fuoco spento, durante la mantecatura ,per non alterare il loro sapore e la loro morbidezza, ho impiattato e poi su ogni piatto ho messo una fettina di pancetta e le nocciole tostate 🙂
Era davvero buonissimo! Un bacione bella :*
Meggy dice
Anch’io amo le erbe spontanee e gli asparagi solo che qui da me non si trovano facilmente e adesso mi hai messo una voglia incredibile!Cmq asparagi e speck sono perfetti assieme, adoro questo risottino primaverile <3 ciao ciao
LeCiorelle dice
anche da me si usano molto gli asparagi selvatici (le “sparacogne” XD) e la frittata è uno dei piatti forti, appunto!
a me hanno sempre incuriosito tantissimo ed ho sempre tentato di assaggiarli, ma non c’è niente da fare, sono troppo amari per i miei gusti.
il tuo risotto comunque ha un bellissimo aspetto e le foto gli rendono giustizia 🙂
bravissima!
La cucina di Esme dice
grazie tesoro per la risposta appena arrivano i fichi lo provo! Adoro tutti i risotti ma quelli con la frutta li trovo speciali!
baci
Alice
Barby dice
Buonissimo questo risotto, complimenti!
Ale dice
Che bello!!!!!!!!!!!!
Martina dice
Ti avevo “vista” sui social raccogliere asparagi selvatici e mi ero chiesta cosa avresti preparato…beh questo risotto è fantastico 🙂
Maddalena Laschi dice
Ciao Ile, apprezzo tantissimo la tua ricetta, perchè oltre al piatto in se per se, oggi mi hai raccontato un percorso: la storia di te che ami passeggiare, il tuo babbo che fianco a fianco ti aiutava a riconoscere gli asparagi, la soddisfazione di fare portare a casa un bel mazzetto di punte verdi, l’attenzione ne cucinarli per non rovinarli. Ti capisco bene perchè anch’io faccio così, li abbiamo raccolti domenica e lunedì ci ho fatto una bella spaghettata, semplice e buonissima, quindi grazie di cuore perchè comprendo e apprezzo tantissimo il tuo risotto! un bacione
Francesca P. dice
Che tenerezza pensare ad una bambina che segue il papà nei campi e apprezza sin da piccola i cibi “raccolti e mangiati”… è un’immagine sana, genuina e tanto dolce! 🙂 Essendo cresciuta in città, questo aspetto “bucolico” non l’ho mai vissuto… e mi dispiace, sai, soprattutto adesso che vorrei davvero cogliere cicoria, ravanelli, pomodori e zucchine da un orto immaginario che non ho! Ci pensi tu con il tuo buon risotto a ripagarmi dalla mancanza, almeno visivamente… 🙂
Simona Mirto dice
Ecco tesoro, io invece non so proprio cosa voglia dire andare a caccia di asparagi, passeggiar per boschi e raccogliere con le mie mani le primizie che la terra ci offre …e non ti nascondo, che tutto questo, mi è mancato tanto: sono figlia della città, cresciuta senza un pezzetto di giardino, in una grande metropoli… e anche oggi, sebbene mi sia spostata un pò dal centro, vivo cmq in un contesto cittadino… Sul mio terrazzo però, ho cercato di coltivare quello che potevo… e già solo veder spuntare le prime foglie di menta è un tuffo al cuore.. l’anno scorso mi sono cimentata in fragole e pomodori, niente a che vedere con la campagna o con il bosco, non saprei riconoscere un fungo commestibile nemmeno con una mappa… ma cerco di accontentarmi.. poi magari un giorno le cose cambieranno, vederemo questa casa per trasferirci fuori città… il mio sogno…
Per il momento ho sognato sulle tue parole, te e tuo papà a caccia di asparagi, quelli veri, quelli che hanno il sapore della natura, ci sono cosa che non hanno prezzo e forse questa, è una quelle…
Il risotto ha un aspetto fantastico, cremoso, integro, proprio come un risotto che si rispetti deve essere… e quindi non posso che complimentarmi per questa creazione deliziosa accompagnata da una dedica che ancora una volta ci racconta che hai un cuore grande.
Ti abbraccio ile:)
Claudia Bonera dice
Ciao, arrivo da te grazie al contest “Il mio piatto forte” al quale anch’io partecipo. Complimenti per il tuo blog, mi sono unita ai tuoi lettori e mi piacerebbe tanto che tu facessi altrettanto.
A presto, Claudia
http://lacucinadistagione.blogspot.it/