Se chiudo gli occhi e penso alla mia infanzia vedo una bambina timida, riservata, di poche parole.
Se chiudo gli occhi ripenso a quella bambina e a come si emozionava guardando sua madre sfornare tanti dolci, insieme alla vicina di casa, che era molto più di una vicina di casa, per questo quella bambina, ormai cresciuta, la chiama ancora adesso ” zia “.
Se chiudo gli occhi vedo il sorriso di quella bambina e sento il profumo di sua madre, profumava di biscotti, di frittelle, di cose buone.
Sua madre ha lavorato per diversi anni in alcuni panifici del paese..e talvolta rientrava a casa con dolci e biscotti, ma nulla rendeva felice quella bambina come quelle pizzette profumate e soffici.
Delle focaccette tonde farcite con tante olive verdi..e nient’altro.
La bambina prendeva la focaccia in mano ed era felice così, con la focaccia da assaporare e il sorriso stanco di sua madre.
Quella bambina non c’è più, è cresciuta, ora è un po’ meno timida, sempre riservata, sempre innamorata delle cose semplici, ama le cose poco dolci e le focacce.
Col tempo alcune cose cambiano, altre invece rimangono le stesse, o forse no, perché oggi la focaccia alle olive la preparo io, ma ogni volta il pensiero torna a quella bambina dagli occhi piccoli, come quelli di suo padre.
Ricetta tratta e modificata da ” Come si fa il pane “di Emmanuel Hadjiandreou
Ingredienti per una teglia 23 x 30 cm:
400 g di farina di farro
300 ml di acqua tiepida
100 g di lievito madre rinfrescato
Olio extravergine di oliva q.b *
8 g di sale
olive verdi denocciolate
Mescolate l’acqua con il lievito madre e fatelo sciogliere; in una ciotola versate la farina e mescolatela al mix di lievito e acqua, mescolate bene gli ingredienti con un cucchiaio, infine unite il sale. Amalgamate bene gli ingredienti e lasciate riposare l’impasto 10 minuti, coperto con la pellicola.
Dopo 10 minuti, ungete un’altra ciotola e adagiatevi l’impasto, quindi tirate un pezzo di impasto di lato e premetelo al centro; girate leggermente la ciotola e ripetete l’operazione con un’altra porzione di impasto, ripetete l’operazione per altre 8 volte. L’intero processo dovrebbe richiedere circa 10 secondi e l’impasto dovrebbe iniziare a fare resistenza.
Coprite di nuovo la ciotola e fate riposare per 10 minuti.
Ripetete altre due volte la stessa operazione e aggiungendo sempre olio nella ciotola ( lasciando sempre riposare l’impasto 10 minuti ) poi coprite nuovamente la ciotola con la pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio del suo volume,
Trascorsa la prima lievitazione, ungete leggermente una teglia rettangolare delle dimensioni di 23 x 30 cm , quindi adagiatevi delicatamente l’impasto senza sgonfiarlo troppo; farcite con le olive verdi ( scegliete voi la quantità in base ai vostri gusti ), coprite la teglia con un canovaccio e lasciate raddoppiare l’impasto.
Condite la focaccia con un filo d’olio e cuocetela nel forno preriscaldato a 240°C per circa 15-20 minuti, o finché sarà dorata.
Note:
– la ricetta originale, per metà dose, prevede 50 ml di olio; io non ho misurato l’olio utilizzato, la cosa importante è che quando fate le pieghe la ciotola sia sempre ben oliata;
– se non avete il lievito madre utilizzate 2-3 g di lievito di birra fresco;
Polvere di Riso dice
amore amore amore…tanto tanto tantissimo amore. <3
Ileana Pavone dice
@polvere di riso: ❤ aspetto la tua tesoro!
Francesca dice
che splendore, Ileana….io non impazzisco per la focaccia, ma questa è bellissima. Foto da urlo.
Ileana Pavone dice
@Francesca: grazie dolcissima! :**
Marghe dice
E’ bello coccolare la parte infantile che c’è in noi, nel senso più positivo del termine: quella pura, incontaminata, entusiasta, curiosa, tenera.
La tua focaccia è davvero meravigliosa e mi ha fatto venire una gran fame, sappilo 🙂
Ti abbraccio!
Ileana Pavone dice
@Marghe: parole vere e bellissime le tue 🙂 grazie cara, un abbraccio grande! :**
Michela Sassi dice
Traspare in tutto quello che fai la tua sensibilità e dolcezza!
Un abbraccio grande!
Anna ontheclouds dice
Un post nostalgico, un po’ malinconico ma ricco di sapori e profumi…traspare tutta la tua sensibilità e dolcezza. E le tue focaccelle, trasmettono un sacco di morbidezza…una vera coccola!
un abbraccio,
Anna
Elisa Pavan dice
che bello quando il cibo si lega a dolci ricordi carichi di affetto! complimenti per la bella focaccia
Laura dice
E come te prediligo il salato al dolce e se poi sono focacce o lievitati mi entusiasmo proprio.
Bellissima la tua focaccia e solo farina di farro ….incredibile. Da provare sicuramente.
consuelo tognetti dice
Che belle emozioni in questo post e che buon profumo la tua ricetta..complimenti cara e felice we <3
Mimma e Marta dice
Ieri, vedendo queste foto, me ne sono innamorata. Sono perfette, bellissime. Se penso alla mia infanzia, sebbene io sia ancora piccola, non riesco a non avere in testa il profumo e il gusto di cioccolata e arancia e sebbene quella del mio cuore non sia una focaccia, comprendo benissimo i tuoi sentimenti. Oggi quei biscotti li faccio anche io, so la ricetta a memoria e mi sono anche presa la briga di perfezionarla 🙂 La tua focaccia è splendida, quella piccola bambina l’avrebbe adorata, ne sono sicura :-*
Natalia dice
Che bei ricordi! Io penso alla mia infanzia con nostalgia, a volte vorrei tornare indietro per rivivere quei momenti così dolci e intensi! Ma vivo anch’io di ricordi e molti sono legati a dolci profumati, pani fragranti, paste di semola stese al sole ad asciugare. Un pezzo di me che mi accompagnerà sempre!
Bellissima la focaccia!
ricettevegolose dice
Le tue foto, così come quelle di Francesca (I Paciocchi di Francy), coinvolgono i miei sensi a tal punto che mi sembra di sentire il profumo del piatto…questa focaccia è un sogno! Un abbraccio 🙂
elly dice
Un dolce ricordo fa fare miracoli! Una focaccia con una delle farine che preferisco. Foto stupende…. da addentare il video!
Giuliana Manca dice
Che meraviglia questa focaccia!!!!!!!
Francesca P. dice
Quella bambina è una donna che cresce ogni anno di più, più forte e consapevole… e sempre più brava coi lievitati! 😉 Ho anche io quel libro ed è meraviglioso, adoro le foto di tutti i passaggi! E la focaccia la mangerei tutti i giorni, la sua morbidezza è una compagnia ideale per ogni pasto!