Abbiamo sempre bisogno di certezze, di conforto, di rassicurazioni.
Abbiamo bisogno di un posto in cui rifugiarci, di una coperta sulle spalle e di un abbraccio .
A volte abbiamo semplicemente bisogno di stare soli, di ascoltare la nostra voce e i nostri pensieri, altre volte basta una telefonata, una parola di conforto..e tutto diventa più leggero.
E’ quella leggerezza che ci fa andare avanti, quel sorriso che spunta sul viso quando osservi la tua camera e ti accorgi che ( a parte il letto ) è piena di piatti, stoffe, ciotole e posate vintage, quella felicità che provi quando lui ti dice che ti accompagnerà all’ennesimo mercatino dell’antiquariato, quella felicità che senti esplodere dentro quando corri contro vento e sei orgogliosa delle scelte fatte, ora più che mai.
Il mio angolo preferito, tra un pacco di farina e il barattolo del mio lievito madre, inizio ad impastare ed in quel momento non esiste più nulla, allontano pensieri e negatività con movimenti semplici e sicuri…
Ricetta tratta da “Come si fa il pane”, Emmanuel Hadjiandreou
Ingredienti:
370 g di farina di grano tenero di tipo 1
160 g di barbabietole rosse crude grattugiate
200 ml di acqua tiepida
120 g di lievito madre attivo*
10 g di olio extravergine di oliva
8 g di sale
Mescolate il lievito madre con l’acqua tiepida e l’olio; versate la farina e le barbabietole grattugiate in una ciotola, quindi unite gli ingredienti liquidi ai secchi e mescolate con una cucchiaio, aggiungendo alla fine anche il sale, fino ad amalgamare gli ingredienti.
Coprite la ciotola con la pellicola e fate riposare 10 minuti.
Dopo 10 minuti, lasciando l’impasto nella ciotola ( io l’ho unta leggermente ) , tirate un pezzo di impasto di lato e premetelo al centro; girate leggermente la ciotola e ripetete l’operazione con un’altra porzione di impasto, ripetete l’operazione per altre 8 volte. L’intero processo dovrebbe richiedere circa 10 secondi e l’impasto dovrebbe iniziare a fare resistenza.
Coprite di nuovo la ciotola e fate riposare per 10 minuti.
Ripetete altre due volte la stessa operazione ( lasciando sempre riposare l’impasto 10 minuti ) poi coprite nuovamente la ciotola con la pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio del suo volume,
Riprendete l’impasto, stendetelo delicatamente su una spianatoia infarinata e formate una pagnotta ( se preferite fatelo lievitare in un cestino per la lievitazione ) e fate lievitare nuovamente fino al raddoppio.
Nel frattempo preriscaldate il forno a 240°C con all’interno la teglia che userete per cuocere il pane; riempite una tazza d’acqua ( assicuratevi che possa andare in forno ) e tenetela da parte.
A questo punto incidete la superficie con dei tagli ( il libro non lo prevede, quindi è facoltativo ) e ponete la pagnotta sulla teglia, versate sulla teglia anche la tazza con l’acqua e abbassate la temperatura a 220°C.
Cuocete per 30-40 minuti; per controllare se il pane è cotto, rovesciatelo e dategli un colpetto sul fondo: dovrebbe suonare vuoto.
Se non è cotto, rimettetelo in forno per qualche minuto.
Fatelo raffreddare su una griglia prima di tagliarlo.
Note:
*la ricetta originale prevedeva 220 g di lievito madre.
– ho fatto questo pane più volte ed è perfetto anche cotto in uno stampo da plum cake;
tesoro quando mi ritrovo in ogni tua parola, sei così giovane ma così intensa.. quanto capisco la gioia nell’andare con “lui” al mercatino vintage o antiquariato, emozionarsi per l’acquisto di una vecchia posata di ripulire.. per l’ennesima tazzina spaiata.. che meraviglia le mani in pasta quando tutto ciò che ci sta attorno quasi si annulla per l’estasi in cui siamo. estasi pura è questo pane.. brava, come sempre tu..! ps. ieri sera ho fatto il gratin di cavolfiore scopiazzato da te 😉 buonissimo
@Luisa: la sintonia che c’è tra di noi è bellissima..e non sai quanto vorrei girare per mercatini con te <3
Che bello tesoro son felice che ti sia piaciuto il gratin!
Ti stringo forte e passo più parti da te,ho visto uno stufato golosissimo! :*
Sei una persona speciale Ile e posso dirlo con convinzione perchè ti conosco nel privato… così piccola eppure così concreta, decisa, sicura, insomma una che sa quale strada prendere e con chi farlo… 🙂 questo pane regala emozioni, non solo per le bellissime foto, per tutto quello che c’è dietro… alla scelta degli ingredienti, allo studio delle luci a quelle degli oggetti… i particolari sono quelli che fanno la differenza e da ogni piccola cosa si comprende quanto cuore c’è qui.
ps un giorno ci andiamo insieme per mercatini? io è un sacco che non ho il tempo di girare… ti abbraccio amica mia:**
@Simona: tu sei una persona speciale tesoro, non vedo l’ora di abbracciarti!
Certo che ci andremo amica mia, sarà bellissimo girare per mercatini con te! <3
Un abbraccio forte dolcezza :***
Non sai quante volte mi sono soffermata su quella pagina, la voglia era tanta, gli ingredienti non mi mancavano quasi mai, ma poi ho sempre abbandonato l’idea. Forse con queste tue dosi (soprattutto di L.M, che in effetti il suo mi sembrava davvero troppo per quel quantitativo di farina) mi potrei trovare meglio! Al prossimo rinfresco prometto che ci faccio un pensiero.
Buona giornata intanto … e questa tinta di rosa, in mezzo a tutto questo grigio e bianco, sta proprio bene 🙂
@Martina: provalo Marti, sono sicura che ti piacerà tantissimo! :))
Un abbraccio e buona giornata a te ^_^
Ma quanto è bello!!!!!! Un applauso davvero!
@Giuliana: grazie cara! ^_^
tu già sai che appena riesco a trovare le barbabietole questa meraviglia sarà tutta mia ♡ ♡ ♡ sei il mio piccolo genio ♡ brava tesoro :-*
@Polvere di riso: se non le trovi te le porto io stella, che ultimamente le trovo spesso! Grazie tesoro perché ci sei..sempre e per qualsiasi cosa! :**
ecco, ragione in più per decidermi a provare la barbabietola…ci credi che non l’ho mai fatto?!
Hai sfornato un pane a dir poco meraviglioso!
Un bacione grande cara e buon fine settimana
Meraviglioso questo pane, perfetto per accompagnare i momenti di felicità…e poi abbinato al piattino vintage, è troppo chic!! 🙂
@Simo: provala carissima, sono certa che ti piacerà! buon fine settimana Simo :**
@Sara e Laura: grazie ragazze! Adoro quel piattino! 😛
Io l’ho fatto con quelle precotte, ma la prossima volta o preparo con quella cruda così mantiene questo bel colore vivace e poi me lo sono mangiata tutto da sola perché è di un buono senza pari.
Un pane perfetto e golosissimo..non c’è niente di + confortante che il suo profumo spandersi x casa..buon w e <3
l’ho visto su FB e sono venuta di corsa mi incuriosisce troppo questo pane deve essere specialissimo!!!!!!!!!!
baci e buon we
Alice
Finalmente tesoro bella ti leggo! Sai quanto amo il tuo pane,questa barbabietola rossa è una vera chicca, rende speciale questo pane. E poi le foto sono bellissime amo questa luce, la seconda mi ha rapita! Lo so sono ripetitiva ormai, credo sia arrivato il punto di vederci e trascorrere qualche ora in cucina ad impastare insieme <3 Ti abbraccio fortissimo :***
Ecco cos’erano quei bellissimi tocchi color rubino…la barbabietola! Mia mamma me ne ha giusto regalate alcune…e questo è un ottimo modo per usarle, sia per appagare il gusto ma anche quella necessaria dose di pace e rassicurazione settimanale che anche io, come te, trovo nello spazio della mia cucina ^_^ Complimenti come sempre, ricette originali e bellissime da vedere…un abbraccio!
@Unafettadiparadiso: hai ragione cara, è buonissimo! Fammi sapere se lo provi 🙂
@Consuelo: Non potrei mai rinunciare al profumo del pane fatto in casa :)) Un abbraccio cara!
@la cucina di Esme: è buonissimo, devi provarlo! :)) Un abbraccio forte!
@Simona: la penso esattamente come te tesorina: dobbiamo vederci <3 Spero che accadrà presto, ho tanta voglia di passare del tempo con te.. lo sai 🙂
Buon lunedì dolcezza, ti stringo forte :*
@ricettevegolose: grazie per le tue parole, sei sempre gentilissima :)) Questo pane devi provarlo,sono sicura che ti conquisterà 🙂 Buon inizio settimana cara :*
Ho tardato a commentare questo splendore ma oggi mi appare ancora più bello, ancora più buono, ancora più invitante! Sono attratta dalle rape rosse perchè hanno un colore profondo unico, che non ha pari… e prima o poi le metterò nel plumcake insieme alla vaniglia, in attesa di un pane così che conquista, ne sono sicura anche senza averlo assaggiato!
Complimenti per le foto, tra parentesi! 🙂
ps: quasi quasi sotto il cuscino un piattino entrerebbe, ahaha!