I primi ricordi di noi risalgono a tanti anni fa, eravamo poco più che bambini e ci tenevamo per mano sotto i banchi di scuola. Amore ed odio, eravamo passionali e irrequieti già allora. Poi c’è stato il silenzio, un lungo silenzio, ma se penso alla sera in cui ho incrociato di nuovo i suoi occhi l’emozione è forte ancora oggi. ..e quando penso a noi, adolescenti e innamorati, ho in mente un’immagine dolcissima e confortante. Vedo me con la giacca di pelle, davanti all’entrata di scuola, in pieno inverno: un po’ infreddolita e assonnata, ripetevo lo stesso rito ogni mattina..ed assaporavo la felicità in un attimo. Tiravo giù la cerniera del suo giubbotto, quello marrone, e lo abbracciavo forte. Sarei rimasta ore così… in quel momento c’eravamo solo noi.
Trovo ci sia qualcosa di romantico nel cercare conforto in qualcuno, o qualcosa. Ci mettiamo a nudo, buttiamo giù le barriere e non abbiamo paura di mostrarci fragili, insicuri, con i capelli in disordine o le maglie al contrario.
Un abbraccio per me sa essere confortante come una zuppa: è un gesto spontaneo, ma quando scopri gli abbracci che ti tolgono il fiato allora tutto cambia..e capisci chi c’è davvero per te. Un abbraccio è un gesto naturale, così come lo è preparare una zuppa… eppure dietro la semplicità si nasconde la magia.
Fuori il tempo è grigio, pioverà tutto il giorno e le previsioni non preannunciano nulla di positivo..e cosa c’è di meglio di una zuppa in una giornata come questa? Quella di oggi è una zuppa di sorgo con zucca e spinaci, vegan e senza glutine ( se preparata per celiaci utilizzate del pane senza glutine per i crostini, oppure ometteteli e aggiungete frutta secca tostata ). Ho preparato questa zuppa perché non vedevo l’ora di utilizzare i primi spinaci raccolti nell’orto, seminati un mesetto fa.
L’orto ci regala sempre tante soddisfazioni e quest’anno l’orto invernale è davvero ricco.. non vedo l’ora di raccogliere le bietole rosse, cavolfiori viola, broccoli e molto altro. Intanto raccolgo spinaci e sono felice, perché assaporo il sapore genuino della terra…e a volte, a parte mangiarli appena raccolti in qualche insalata, mi piace tuffarli in una calda zuppa…
- 200 g di sorgo decorticato
- 200 g di zucca delica ( al netto degli scarti )
- 60 g di lenticchie piccole
- 3-4 manciate di spinacini freschi
- ½ cipolla
- 1 spicchio d'aglio
- 1 rametto di rosmarino
- 2 foglie di salvia
- olio evo
- sale, pepe
- Tagliate molto finemente la cipolla, le foglie di salvia e gli aghi del rosmarino.
- Versate la cipolla e le erbe aromatiche in una casseruola con dell'olio, aggiungete l'aglio pelato e fate appassire con dell'acqua per circa 5-10 minuti, quindi eliminate l'aglio.
- Aggiungete la zucca tagliata a pezzetti e il sorgo, fate insaporire qualche minuto, quindi aggiungete le lenticchie e coprite con acqua o brodo vegetale ( io ho utilizzato circa 1,2 litri di brodo ).
- Cuocete per 30-40 minuti, o fino a quando tutti gli ingredienti saranno cotti; regolate di sale a fine cottura.
- Lavate bene gli spinaci e aggiungeteli alla zuppa dopo aver spento il fuoco; ora potete scegliere se frullare una parte della zuppa ( come ho fatto io ) o lasciarla così.
- Pepate a piacere e servite la zuppa con crostini, semi o frutta secca tostata.
Potete frullare una parte della zuppa, aggiungere una piccola patata tagliata a cubetti per ottenere una zuppa più cremosa o aggiungere più lenticchie, circa 80/100 g.
Servite la zuppa a piacere con del parmigiano grattugiato, crostini di pane speziati o nocciole tostate.
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Paola dice
Un abbraccio che abbatta le barriere, quelle che ho nuovamente innalzato, ancora più forti di quelle che abbattei anni fa, è quello di cui ho bisogno. Potermi sciogliere e avere di nuovo fiducia. Riscaldare il cuore, come una zuppa sa scaldare le giornate più fredde. Il sorgo, lo leggo da tempo, ma non l’ho ancora trovato.
Alice dice
Con il freddo improvviso che arrivato oggi questa zuppa sarebbe perfetta, il sorgo non l’ho mai assaggiato e mi incuriosisce sarà nel carrello del mio prossimo passaggio a natura si
un abbraccio
Alice
Ilaria dice
tu sei magia.
tizi dice
Gran bella ricetta, molto sana e tanto confortante ! Mai cucinato il sorgo, mi hai dato una buona idea per provarlo… buon lunedì cara Ileana 🙂
Sara e Laura Pancetta Bistrot dice
Che bello leggere queste righe Ileana! Ci hai proprio trasmesso quel senso di tranquilla euforia che ti dà l’avere qualcuno in cui rifugiarti ma anche qualcosa … come nel caso di questo delizioso pentolino ricco dei frutti dell’orto. Quando piove e siamo infreddolite sotto ai nostri ombrelli scelti per tenerci compagnia sotto le gocce…sogniamo quello ce ci aspetta al rientro… beh accanto al calduccio di una copertina a righe e ad un libro, un piatto buono da assaporare non può mancare! Qui piove e stasera noi scegliamo questa meraviglia! Buona serata
Mila dice
Che belle parole che hai usato per raccontare la vostra storia….quei momenti indelebili che restano nella memoria e che con ricette come queste riaffiorano.
Mi piace!!!
Angela dice
Scusa non leggo quando unisci il sorgo e se ha bisogno di ammollo…. Grazie!
Ileana Pavone dice
Ciao Angela,
al punto 3 🙂
Per l’ammollo leggi sempre con attenzione l’etichetta della confezione; quello che ho utilizzato io comunque non aveva bisogno di ammollo.