Quello che resta. I piedi distesi sulla sedia dopo una lunga cena, la tavola da riordinare e le briciole sparse sul pavimento, l’intimità che c’è tra chi resta, quando una serata volge ormai al termine e ci si ritrova seduti ad un tavolo, ci si guarda negli occhi e si capisce che la magia è lì, tra quelle poche persone che restano. Quello che resta, dopo una mattinata passata in cucina, tra pentole sporche, piatti da lavare, stanchezza e disordine, restano le briociole su una vecchia tavola di legno, piatti da assaporare in quel momento, seduta a terra, tra il caos e la bellezza di quell’istante. Quello che resta, quando l’ansia è svanita, si è mosso qualcosa, nel bene o nel male, e improvvisamente tutto svanisce e rimane la quiete. Quello che resta dopo una lunga giornata, quando ti lasci andare e i muscoli si rilassano, quello che resta racchiude la bellezza, la motivazione, lo stimolo, quello che resta è l’essenza, l’indispensabile, è ciò che da senso alla folla, all’ordine, a tutto ciò che riempie una giornata, una serata, quello che resta a volte sono solo briciole, ma in quelle briciole, così piccole agli occhi di alcuni, c’è tutto quello che conta. Quello che resta, il dopo, a volte è più significativo dell’attesa, di quello che è appena accaduto, il senso di tutto a volte si avverte solo poi, con il viso struccato e i piedi nudi a terra.
Quello che resta dopo una lunga giornata è la voglia di rimettere piede in cucina, solo per rendere più dolce il risveglio, solo per distendere i muscoli, gli occhi, le mani e sentire le briciole tra le dita.
La confettura di more selvatiche preparata la scorsa estate, il profumo delle nocciole, lo sciroppo d’acero e poco altro, briciole che sotto le mie dita diventano qualcosa di dolce, una crostata vegan alle nocciole, perfetta per iniziare la giornata nel modo giusto o per accompagnare il tè del pomeriggio!
La ricetta della frolla è della bravissima Benedetta e la potete trovare qui, io ho apportato solo delle piccole modifiche.
- Per la frolla:
- 120 g di nocciole tostate
- 200 g di farina di farro
- 80 g di amido di mais
- 100 g di sciroppo d'acero
- 70 g di olio di semi di girasole
- 60 g circa di acqua
- ½ bacca di vaniglia
- un pizzico di sale
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- Per farcire:
- 250 g circa di confettura di more ( o altra a piacere )
- 50 g di mandorle tostate
- la scorza di ½ limone non trattato
- la scorza di ½ arancia non trattata
- Tritate le nocciole con un cucchiaio di farina di farro( preso dal totale ) fino ad ottenere una farina.
- Versate in una ciotola la farina di nocciole, poi unite la farina di farro e l’amido, quindi mescolate gli ingredienti con un cucchiaio.
- Aggiungete il bicarbonato, il sale e i semini della vaniglia.
- Mescolate brevemente ed unite l’olio, lo sciroppo d'acero e l'acqua.
- Impastate aiutandovi prima con una forchetta, poi a mano fino ad ottenere un impasto compatto e non troppo appiccicoso; se l'impasto è troppo morbido lavoratelo brevemente su una spianatoia leggermente infarinata.
- Nel frattempo tritate grossolanamente la mandorle, quindi versatele in una ciotola e mescolatele alla confettura, unite anche la scorza grattugiata degli agrumi.
- Stendete delicatamente la frolla aiutandovi con un matterello ( se preferite stendetela su due fogli di carta forno ) spolverizzando la spianatoia con della farina; rivestite uno stampo quadrato ( 23-24 cm circa ) da crostata con la frolla, farcite con la confettura e decorate con delle strisce di impasto.
- Cuocete nel forno preriscaldato a 180°C per circa 30 minuti, o finché è leggermente dorata.
Potete sostituire l'amido di mais con l'amido di riso.
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Ilaria dice
io sento il profumo e la brezza dell’estate provenire da questa meraviglia ♡ e conto i giorni…i nostri giorni.
Ileana Pavone dice
I nostri giorni…non potevi dirmi cosa più bella.
Sissi dice
Ecco un’altra splendida variante del mio dolce preferito, la crostata ♥♥
Visto che non ci sono dubbi sul fatto che proverò subito a farla, ho solo un piccolo dubbio….120gr di nocciole si intendono già pulite o con il guscio?
Grazie Cara!
Smack smack!
Ileana Pavone dice
Ciao Sissi cara!
Già pulite 🙂 Sono felice che ti piaccia questa crostata ^_^
Un grande abbraccio, buona giornata! :*
tizi dice
bellissima crostata, con le nocciole nell’impasto e le mandorle insieme alla marmellata nella farcia incontra perfettamente il mio gusto… queste torte un po’ rustiche mi fanno davvero impazzire!
brava ileana 🙂
Ileana Pavone dice
Grazie Tizi! Sono felice che ti piaccia 🙂
Rossella dice
Bella la ricetta e meraviglioso il risultato! ^ .^ Volevo un consiglio, sostituendo lo sciroppo d’acero con il miele ad esempio (versione non vegana) , quale quantità dovrei usare? Grazie 🙂
Ileana Pavone dice
Ciao Rossella 🙂
Secondo me puoi utilizzare anche la stessa quantità, oppure 80 g circa. Sono certa che sarà buonissima con il miele ^_^
Buona serata!
Francesca P. dice
Mi hai fatto ricordare un film molto intenso: “Quel che resta del giorno”… e mi hai fatto pensare che tempo fa avevo iniziato un post partendo da quel titolo, chissà dove è finito quel file di Word, dovrei ricercarlo tra briciole e vecchie cartelle… tu comunque hai parlato per me, dipingendo immagini quotidiane e verissime, che giungono così nitide ai miei occhi… più di tutte, vedo un viso struccato e quei piedi nudi, come una principessa scalza che balla sul (suo) mondo croccante e colorato…
Coconutavocado dice
Si dice che l’anima è una lingua ma è raro trovare chi la parla.
Tu Ile , sai esprimere la tua anima , i tuoi sentimenti , le tue emozioni soltanto leggendo tra le righe di un tuo post.
Sei speciale , come questa crostata.
Un bacio grande
Sara dice
Si può usare la farina di farro invece che quella di riso? Per renderla adatta a celiaci?
Ileana Pavone dice
Puoi provare ad utilizzare un mix di farine senza glutine, come riso, mais o grano saraceno, ma non posso assicurarti lo stesso risultato perché non ho provato.
Sara dice
Grazie della tua risposta!!!!