Nella mia vita ho attraversato molte fasi e, se nelle altre cose ho sempre preferito usare l’indifferenza come arma, con il cibo si parla di amore o di odio.
C’è stato il periodo in cui non volevo gli omogeneizzati, ma solo tanta frutta fresca frullata.
A 6 anni ho sfornato la prima torta, con tanti pinoli raccolti nella pineta del mio paese.
Con l’infanzia ho conosciuto la mensa scolastica: a causa di questo ho odiato la pasta al pomodoro per diverso tempo.
Poco dopo preparavo i primi pranzi per i miei ed ero sempre più affascinata dalla cucina.
All’inizio dell’adolescenza sfornavo biscotti e crostate, ma saltavo la colazione e odiavo i funghi.
In piena adolescenza saltavo la maggior parte dei pasti, non solo la colazione.
Ora sono una 23enne piuttosto equilibrata, almeno dal punto di vista alimentare.
Mangio la pasta al pomodoro, anche se mangio pochissima pasta, non salto mai la colazione e amo i funghi.
..e ovviamente non spengo mai il forno, perché la cucina e la fotografia sono le mie passioni più grandi.
Tutto questo mi ha insegnato una sola cosa: le persone che ci sono accanto sono importanti, poche sono essenziali, ma siamo noi a fare la differenza, con le nostre scelte, la nostra forza.
Fortunatamente, nonostante tutte queste fasi più o meno felici, non ho mai amato le merendine, i cibi confezionati e il mio primo hamburger l’ho mangiato solo qualche anno fa.
Non amando i dolci, così come non amo particolarmente il cioccolato, sono sempre alla ricerca di sapori più naturali e meno raffinati.
Questo non vuol dire che non faccio dolci, ma se sono per me li preferisco poco dolci, ricchi di frutta e sani, come la torta di oggi.
Questa torta l’ho preparata due volte, ottenendo sempre lo stesso risultato: è una torta meravigliosa, soffice anche dopo giorni ( io la conservo in un’alzatina con la campana anche fino a 3 giorni ), profumata all’arancia e perfetta da mangiare così, a colazione, o ricoperta di cioccolato fondente, ripiena di marmellata.. è una buona base secondo me, proprio perché non troppo dolce e può essere arricchita senza troppi sensi di colpa.
La seconda volta che l’ho preparata ho aggiunto l’uvetta, ma è assolutamente facoltativa.
A presto, con nuove ricette 🙂
Ingredienti:
200 g di farina di farro
100 g di farina di riso
la scorza di un’arancia bio
150 g di malto di riso
15 g di semi di lino + 9 cucchiai di acqua calda
80 g di olio di semi di girasole
80 g di spremuta d’arancia
100 g di latte di riso ( non zuccherato )
1 bustina lievito per dolci bio
cannella in polvere a piacere
granella di nocciole ( facoltativa )
50 g di uvetta ( facoltativa )
Pestate i semi di lino al mortaio o tritateli finemente, quindi mescolateli con l’acqua calda e lasciate risposare 10 minuti.
Nel frattempo versate le farine in una ciotola con il lievito setacciato, aggiungete la scorza d’arancia grattugiata e la cannella in polvere, quindi unite l’olio ed il malto di riso, iniziate a mescolare con una frusta ed unite la spremuta d’arancia e il latte di riso, mescolate bene con la frusta per evitare che si formino grumi; trascorsi i 10 minuti aggiungete anche il mix di semi di lino e acqua, mescolate bene fino ad ottenere un impasto liscio e senza grumi.
A questo punto, se volete, potete aggiungere all’impasto l’uvetta dopo averla ammollata in acqua, strizzata bene e infarinata leggermente.
Oliate uno stampo rotondo del diametro di 20 cm, infarinatelo, distribuitevi l’impasto e aggiungete in superficie una manciata di granella di nocciole ( oppure fiocchi d’avena o frutta secca tritata a piacere ); cuocete la torta nel forno preriscaldato a 180°C per circa 35 minuti, vi consiglio comunque di fare sempre la prova stecchino.
Fate raffreddare completamente prima di tagliarla.
giochidizucchero dice
Ma quanto mi ispira questa torta?? Sei sempre troppo brava tu… buon week end!
Ilaria Guidi dice
Che torta meravigliosa…sei bravissima…hai creato un bellissimo mix d’ingredienti…le foto sono meravigliose come sempre tesoro…
Ti abbraccio
Ila
Michela Sassi dice
Bravissima, parole che escono dal cuore… e una torta divina, un abbraccio!
Polvere di Riso dice
le tue fasi ti hanno resa la persona che sei oggi … e io adoro adoro quella che sei <3 ti voglio bene. e lo sai <3 e sono contenta che una fase importante della nostra vita la stiamo vivendo insieme !!!
Manuela e Silvia dice
Che bella e delicata questa focaccina: indubbiamente la farina di riso ha reso il tuo impasto più leggero, con arancia e nocciole siamo in pieno stile invernale! bella davvero!
Ale dice
Sembra ottima!!
Luisa Piva dice
Io che dello studio dell’alimentazione ne ho fatto un lavoro, ti capisco perfettamente.. il mio rapporto con il cibo ha attraversato moltissime fasi nella mia vita.. ora sono un appassionata di ogni più semplice essenziale ingrediente che la Natura offre..e più passa il tempo e più divento una “purista” del gusto ed applico questa filosofia anche nella mia cucina. Non mi piace confondere i gusti, mi piace assaporarli pienamente.. fino a non condire più la verdura, che amo così tanto da non volerla contaminare con nulla! adoro il tuo pensiero in cucina, il tuo modo di creare combinazioni di gusto e la tua essenzialità.. non amando il dolce, pretendendo la salubrità di ciò che mangio e fidandomi ciecamente di te, so già che impazzirei per questa torta! baciotti cara
Alice dice
che bello il tuo blog 🙂 e questa ricetta mi stuzzica proprio. di solito quando faccio i dolci con il malto mi risultano piuttosto neutri, ma credo dipenda dal fatto che ne metto troppo poco. dovrò sperimentare di nuovo, gli ingredienti di questa torta mi piacciono, decisamente!
ricettevegolose dice
Anche io adoro questo tipo di dolci, leggeri, golosi e versatili da arricchire con marmellata, cioccolata, o qualunque cosa possa venire in mente, a seconda delle voglie ^_^ Le foto sono strepitose 🙂 Complimenti, un abbraccio!
Simona (Biancavaniglia Rossacannella) dice
Io alla mensa dell’asilo non mangiavo nulla, già capivo la differenza fra il cibo di casa mia e quello che non si sa “come, dove, quando….” 🙂
Ile, ma che bello trovare un dolce vegano e ancora più bello vedere i semi di lino sostituito alle uova. La torta è venuta pure molto bella, anzi perfetta… <3
Ti abbraccio forteee!!!
Ps: Io e Marta ti abbiamo pensata :*
Mimma e Marta dice
Ile, dovevo venire dopo pranzo ma mi trovo qui dopo cena…vale lo stesso? 🙂 io una fetta la mangio volentieri a qualsiasi ora!
Il rapporto con il cibo, eccome se ha avuto diverse fasi per me…:-) da piccola odiavo anche io la mensa dell’asilo e la disgustosa pasta con i piselli che ci preparavano (e ho avuto difficoltà a mangiarla per taaanto tempo!), ero sempre quella che non mangiava alle feste poiché detestavo i cibi confezionati, la rosticceria e le torte fragoline e panna con la bagna alcolica; poi l’adolescenza e la scelta vegetariana. Poi ancora il rifiuto, quando il cibo era un nemico. E poi un nuovo, fresco approccio: scoprire, imparare, capire. I funghi non li amavo neanche io ma, a differenza tua, cioccolato e dolci (non troppo dolci, però) sono parte integrante della mia alimentazione. E ben venga che, oltre a nutrire lo spirito, nutrano anche il corpo adeguatamente. Io ne rubo volentieri una fetta, per rendere più dolce la mia colazione di domani <3
Giuliana Manca dice
L’aspetto è favoloso, complimenti!!!!!!
Mary dice
La tua torta è fantastica Ileana! E’ talmente lievitata e golosa che nessuno penserebbe che fosse vegana! Mi piace assai piccolina e me la sono già segnata!! Buon weekend e un bacione grande, Mary
Raffi dice
splendida, deve essere anche buonissima… adoro i dolci agli agrumi!! e poi sana e genuina!!!
Roberta Morasco dice
Ciao Ile, hai ragione siamo noi a fare la differenza, siamo solo noi a ‘salvarci’ in alcuni momenti della nostra vita.
Gli altri possono aiutarci, consigliarci, ma è la nostra forza che fa la differenza.
Sono contenta che tu sia serena e felice.
Mi piace questa torta, anche se non è molto dolce ( e a me i dolci invece piacciono e anche tanto!), ma ha cose buone e sane che intrigano il palato!
Speravo tanto, ma non riuscirò a partecipare al vostro bel contest e mi spiace moltissimo, ma il tempo non era molto e io ne ho avuto pochissimo libero queste settimane…anche il mio ‘blogghino’ ne ha risentito….mi perdoni?
Ti abbraccio forte forte! <3
Peanut dice
Una fase, anzi due, le condividiamo sai;) sfortunatamente avrei voluto condividerne anche di più, dato che io nell’infanzia e prima adolescenza merendine ne ho mangiate e parecchie. Solo grazie a me ho imparato cos’è il vero cibo. E adesso lo sto insegnando io a mia mamma 🙂
Questa torta mi piacerebbe sicuramente e la rifaccio sicurissimamente :))
un grande bacio ile <3
Michela De Sero dice
Ciao, cosa possa utilizzare al posto del malto di riso? non è troppa una bustina di lievito per 300 g di farina?
Ileana Pavone dice
Questo commento è stato eliminato dall’autore.
Ileana Pavone dice
@Michela: Ciao Michela, io l’ho provata solo con il malto di riso quindi non so dirti se il risultato è uguale con un altro dolcificante. Comunque puoi provare con il miele o lo sciroppo d’agave, ma ti ripeto, l’ho provata solo con il malto di riso quindi non so dirti nulla con certezza.
Per il lievito se preferisci puoi utilizzare anche mezza bustina. 🙂