Quando sento le mani a contatto con la farina mi accorgo di quanto, certi gesti, facciano così parte di me.
Tante cose cambiano, ma qualcosa resta. Resta l’entusiasmo che provo quando il pane cresce in forno e, una volta affettato, si presenta esattamente come lo avevo immaginato. Resta il mio approccio, istintivo, di pancia, quell’istinto che mi guida e fa sì che insieme ad acqua e farina si mescolino anche i pensieri, quei gesti che mi permettono di lasciarmi andare un po’ di più.
Sono gesti che sento la necessità di mettere in atto, quelli di cui non potrei fare a meno per troppo tempo. Preparo il pane per la mia famiglia – io non lo mangio quasi mai -, ma prima di tutto lo faccio per me, perché nella maggior parte delle volte sentire un impasto cambiare sotto le mie mani diventa l’unico modo per allontanare tutto ciò che di negativo c’è.
Tra le cose che restano c’è mio padre che rientra a casa con qualcosa di buono: questo è il momento dell’uva e non potevo sottrarmi ad un altro rito, uno di quelli che, a differenza del pane, non ripetevo da molto tempo. Quando è periodo di vendemmia in Abruzzo c’è chi torna a casa con delle cassette piene di uva Montepulciano e allora vuol dire soltanto una cosa: è tempo di scrucchiata! La scrucchiata è la tradizionale confettura di uva, occorre un po’ di pazienza – e tempo – per prepararla, ma il risultato è meraviglioso: è una conserva che si prepara esclusivamente con l’uva, senza aggiunta di zucchero o altri ingredienti e si utilizza per molti dolci tipici abruzzesi, ma è deliziosa anche spalmata semplicemente sul pane!
Potevo resistere ad una fetta di pane così? Assolutamente no! Avevo del pane con noci e uvetta appena sfornato e non potevo trattenermi: una generosa cucchiaiata di scrucchiata e nient’altro, per una merenda lenta e genuina.
Il pane con noci e uvetta è uno di quelli rustici, preparato con farina di segale, ideale sia per la colazione che per un aperitivo, accompagnato da formaggi stagionati o composte agrodolci.
La ricetta è tratta da “Pane con semi e farine salutari ” Cécile Decaux, io ho soltanto apportato delle piccole modifiche.
- 350 g di farina di grano tenero di tipo 1
- 150 g di farina di segale integrale
- 350 g circa di acqua a temperatura ambiente
- 150 g di lievito madre, rinfrescato e attivo
- 80 g di uva secca di Corinto
- 80 g di gherigli di noci
- 10 g di sale
- olio evo
- semola rimacinata di grano duro
- Versate l'uvetta in un bicchiere e ricopritela di acqua; lasciate in ammollo per circa 30 minuti.
- Versate le farine nella planetaria e aggiungete le noci tritate grossolanamente e l'uvetta, ben strizzata dall'acqua.
- Sciogliete il lievito nell'acqua e versatelo nella ciotola della planetaria.
- Iniziate ad amalgamare gli ingredienti, quindi aggiungete anche il sale; impastate fino ad ottenere un composto omogeneo ( potete preparare l'impasto sia nella planetaria che a mano ); dovete ottenere un impasto morbido, ma non eccessivamente appiccicoso.
- Spolverizzate leggermente una spianatoia con della semola, versatevi l'impasto e lavoratelo per pochi istanti, il tempo necessario a formare una palla; quindi ponete l'impasto in una ciotola leggermente unta.
- Coprite la ciotola con la pellicola e fate lievitare al riparo da correnti d'aria.
- A metà lievitazione fate le pieghe a 3.
- Lasciate raddoppiare l'impasto, quindi ponetelo su una spianatoia infarinata e chiudete i lembi versi il centro, infine formate un filone e trasferitelo su una teglia rivestita di carta forno ( oppure, come nel mio caso, in un cestino per la lievitazione, ben infarinato con la semola ).
- Coprite il filone e lasciate lievitare fino al raddoppio; prima di infornare fate un taglio sulla superficie del pane; se usate il cestino dopo la seconda lievitazione capovolgete il pane su una teglia rivestita di carta forno e poi fate il taglio in superficie.
- Cuocete nel forno preriscaldato a 250°C per circa 15 minuti, poi abbassate la temperatura a 200°C e proseguite la cottura per circa 40-45 minuti, controllate comunque la cottura in quanto i tempi possono variare in base al forno utilizzato.
- Spegnete il forno, aprite lo sportello e fate raffreddare il pane in piedi poggiato sulle pareti del forno; fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.
In questo post vi faccio vedere come fare le pieghe a 3.
La ricetta per preparare la scrucchiata è molto semplice e, a parte qualche variante, si prepara sempre nello stesso modo, potete trovarla qui.
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Manuela dice
Bellissimo questo pane, così aperto, pieno…sembra un sorriso!
Ti volevo chiedere le dosi del lievito, nella ricetta non le ho trovate, ma credo sia solo un refuso 🙂
Così lo rifaccio!
Ileana Pavone dice
Grazie mille per averlo notato, ora dovrebbe essere tutto corretto!
Mi piace immaginarlo come un sorriso…:)
Manuela dice
Sí é perfetto! Grazie mille 🙂
Simo dice
un post meraviglioso, che ti cattura già dalle immagini e poi…mmmm…sembra di gustarne il sapore e sentirne il profumo!
Una vera delizia amica mia
Eli dice
Appena ho visto la foto su fb ho pensato: quello è il pane della mia vita! Non prendermi per matta…è solo l’idea di pane che ho in mente, quello che mi fa impazzire e al quale cercano disperatamente di avvicinarsi i miei innumerevoli quanto maldestri tentativi :-)) Misa che ho bisogno di prendere lezioni da te 😉
Ilaria dice
innamorata e incantata my love 😍
Francesca P. dice
Io parlo del fare le cose tanto e di pancia, tu hai espresso in fondo quasi lo stesso concetto… e la parte del corpo da cui passano tutte le emozioni, ancor prima della fame, torna! Incredibile davvero come ci scambiano i pensieri e le parole, a volte… lo so che dovrei esserci abituata, ormai, ma mi stupisco ogni volta, forse perchè mi piace tanto che avvenga! 🙂 Come mi piace il tuo pane, il suo colore rustico, l’incontro tra il morbido dell’uvetta e il croccante delle noci, l’immaginarti mentre impasti, con un sorriso e gli sbuffi di farina sui vestiti e o sul naso… le piccole azioni che non hanno prezzo, a cui non rinunciare mai!
Adoro l’ultima foto, non devo spiegarti perchè… anche Ulisse la guarda curioso, vuole fare amicizia! 🙂
Cécile Decaux dice
Je suis ravie de constater que vous avez apprécié ma recette ! C’est une réelle réussite, bravo pour ce magnifique pain ! Et désolée de ne pas parler italien, je n’aurais pas pu traduire mon livre toute seule 😉
Ileana Pavone dice
Merci pour cette merveilleuse recette!
Ely dice
Eccolo qui! Pietro è da tanto che me lo chiede ma vorrebbe aggiungere la cannella che dici potrebbe andar bene? C’è un pane simile che mangia quando siamo in vacanza in montagna ma profuma tantissimo di cannella, e vorrei riuscire a riproporlo, provo a fare la variante e poi ti dico! Ci aggiungerei anche del miele di castagno 🙂 Ecco che ho modificato tutto, ma il bello è anche quello no? Baci grandi!
Ileana Pavone dice
Ely secondo me sarà buonissimo con la cannella e il miele di castagno!
Fammi sapere!
Un bacio grande, buona giornata 🙂
Pina dice
Ciao
Volendo utilizzare il lievito di birra quanti grami?