Mi sembra di sentirla ancora oggi la voce della maestra:” non dovete guardare fuori, altrimenti non nevica più!”. Lo diceva per non farci distrarre mentre osservava i nostri occhi incollati alle vetrate, eppure in quelle parole c’è del vero. Se rimani a guardare, ad aspettare dietro una finestra, la magia svanisce. La magia della neve, la magia della vita. Quello stupore è vivo ancora oggi, mi piace uscire mentre fuori nevica, sentire la neve soffice sotto i piedi, toccarla e vivere per quei brividi. Dicembre ci ha salutati in modo un po’ brusco e Gennaio ha portato con sé qualche preoccupazione, è come se volesse sussurrarmi che questo sarà un anno ancor più difficile, ma che sarò in grado di affrontarlo. Gennaio però ci ha portato anche la prima neve dell’anno e tutto d’un tratto la sua magia ha spazzato via la negatività, trascinandoci in un mondo ovattato, dove regna solo il bello.
Per qualche giorno il tempo si è fermato. Abbiamo passeggiato sulla sabbia ricoperta di neve, ho scritto tanto e ascoltato musica, ho preparato la polenta, le tagliatelle e le sagne con i ceci, ho sfornato pani e abbiamo rinnovato quei piccoli e semplici riti che rendono la neve ancor più speciale: salire sulla 4×4 di mio padre, osservare la neve attorno a noi e, dopo un po’, fermarci a casa di zia. Lì dove c’è sempre calore.
Ora sì, l’inverno è ufficialmente arrivato ed è il momento ideale per raccogliere le cime di rapa ( che qui vengono chiamate semplicemente rape ) nell’orto. Sono uno dei nostri contorni invernali preferiti, ripassate in padella semplicemente con dell’olio buono, aglio e un po’ di peperoncino dolce secco. Dopo averle utilizzate per una zuppa, ho deciso di utilizzarle per una torta salata. Per la mia torta salata con cime di rapa, olive e uvetta non volevo aggiungere altri ingredienti come uova o formaggi, volevo preservare il sapore autentico delle cime di rapa, per questo dopo averle cotte in acqua bollente salata ho preferito farle insaporire soltanto con aglio, olive taggiasche e uva di Corinto. Per l’impasto ho scelto un impasto leggero e friabile, con poco olio extravergine di oliva, acqua e vino bianco, uno dei miei impasti preferiti.
- Per l'impasto:
- 250 g di farina di grano tenero di tipo 2 ( io ho usato un mix di grani antichi )
- 65 g di acqua
- 65 g di vino bianco
- 30 g di olio evo
- 1 cucchiaio di aceto di mele
- sale
- Per il ripieno:
- 250 g di cime di rapa
- 30 g di uva secca di Corinto
- 30 g di olive taggiasche denocciolate
- 1 spicchio d'aglio
- sale
- Preparate l'impasto in una ciotola mescolando la farina con una presa di sale, l'aceto e l'olio evo, amalgamate gli ingredienti e aggiungete l'acqua e il vino.
- Amalgamate gli ingredienti fino ad ottenere un composto morbido, poi trasferitelo su una spianatoia infarinata e lavoratelo brevemente fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
- Fate riposare l'impasto, coperto con un canovaccio e a temperatura ambiente, per 30 minuti.
- Nel frattempo lavate le cime di rapa, tagliatele grossolanamente e cuocetele in acqua bollente salata; devono essere morbide.
- Una volta cotte scolatele e trasferitele in una padella con l'aglio in camicia e circa ½ bicchiere di acqua.
- Fate insaporire per circa 5 minuti, regolate di sale se necessario e aggiungete l'uvetta e le olive; spegnete e fate intiepidire.
- Dividete l'impasto in due parti, una leggermente più grande dell'altra.
- Stendete l'impasto con un matterello e utilizzate la parte più grande per rivestire una tortiera di circa 24-26 cm di diametro; bucherellate il fondo e adagiatevi il ripieno di cime di rapa.
- Ricoprite con il restante impasto e sigillate bene i bordi, aiutandovi con una forchetta se necessario.
- Spennellate leggermente la superficie con dell'olio e decorate con dei semi a piacere ( questo passaggio è facoltativo ).
- Cuocete la torta nel forno preriscaldato a 200° C per circa 35-40 minuti, o fino a doratura.
Potete utilizzare anche la farina di tipo 1 o farina di farro, sia bianca che integrale.
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Ilaria dice
tu sai la voglia di torta salata che ho ora vero?! 😂💖 bellissima.
Ileana Pavone dice
Te la preparo con la zucca quando vieni <3
Silvana dice
Ciao mi piace moltissimo questa ricetta proprio perché nn ci sono uova e latte (al quale sono intollerante. .) Potrei preparare la torta con farine senza glutine? Magari grano saraceno riso integrale amatanto. …? Grazie buona giornata
Ileana Pavone dice
Ciao Silvana, credo che non dovresti avere problemi anche con farine senza glutine, ma non so se potrebbero servire più liquidi ( dipende dalle farine che utilizzerai ); in quel caso ti consiglio di aggiungere l’acqua a mano a mano e se occorre ne aggiungi altra.
Non posso risponderti con certezza però perché non ho provato!
Buona giornata 🙂
Simo dice
Qua da me al Nord la neve non si è vista, in compenso fa un freddo pazzesco…
Una fetta della tua golosa torta salata sarebbe perfetta per scaldare cuore e stomaco 😉
Ti abbraccio tesoro e buonissima giornata
Paola dice
Semplicemente tu ❤
Eli dice
Queste foto stupende rendono benissimo tutta la magia della neve… Che purtroppo l’università mi sta facendo perdere! Ho sempre viste le cime di rapa come un tutt’uno con le orecchiette e non ho mai pensato di utilizzarle in una zuppa, o addirittura una torta salata 😉 Ma mi hai messo la pulce nell’orecchio… Ti farò sapere 😉 Un abbraccio bella :-*
Paola dice
Mi manca la leggerezza della neve. È stato un anno chiuso male e aperto peggio, ma io in qualche modo spero che a magia della neve possa entrarmi dentro, possa davvero cancellare tutto per riscrivere, per ricominciare. Non si sa se qui verrà mai a nevicare, dicono che forse lunedì ce ne sarà e io lo spero. Non vedo l’ora di sentirla soffice e fredda e di tornare a casa e magari trovare a tavola una torta di verdure che mi ricorda per certi versi la pizza di scatole napoletana, tra le mie preferite 🙂 Ti abbraccio forte e buon anno nuovo e candido 🙂
Francesca P. dice
La forza del bianco, del freddo che purifica, del cielo che si libera delle nuvole e lascia spazio ai fiocchi, come fossero avena che si posa sui giorni… la meraviglia a cui assistiamo, con gli occhi spalancati come quando eravamo bambini, è che lo scenario e il paesaggio dentro e intorno a noi può cambiare in maniera molto repentina… e dove non c’è colore arriva il verde della verdura, dove non c’è fiducia arriva una fiammella di speranza, dove c’è silenzio si posano nuove parole che scaldano… il 2017 secondo me sarà un anno intenso, in cui dovremmo camminare con stivali alti, anche col rischio di affondare nella neve, ma con un piumino abbondante, il forno acceso e la vogliadifarcela, che ci accomuna, tutto si affronta! 🙂
Emanuela Lupi dice
Eccomi che torno a spizzichi e bocconi, perché siete tante …dove entro a coccolarmi e molto spesso non mi ricordo l’indirizzo.. 😉 qui imperversa la bufera e sai cosa ho scritto a mia sorella? le ho mandato un messaggio dove dicevo che… avrei voluto proprio un nostro amico e un pandino 4×4! questa torta la faccio sicuro.. con le biete…il mio amico delle verdure non è venuto con questo tempo in Urbino dove fa di solito il banchetto e quindi le cime non le ho .. ma rimedio 🙂 anche un bel broccoletto e salsiccia di babbo… che dici…?
io sono uscita sotto la bufera con i doposci di mamma che i miei non li ho trovati ..e guardo dalla finestra il cielo bianco…e la neve col vento….
sta mattina ho detto alla mia mamma..”cavolo non ho rinfrescato..”e lei “perché?” ed io “impastavo qualcosa….tipo un paaaaane al cacao e nocciole…” e lei” ma ne hai fatto uno domenica?” ed io “embè?! :P” ma tanto qualcosa faccio lo stesso..
anche io ricordo che la maestra ci diceva di non osservare la neve.. che poi capitava sempre col carnevale, quindi avevi anche i vetri addobbati a festa con le mascherine… credo che la spiaggia innevata sia bellissima….
intanto ti abbraccio… e grazie…
Manu…
Patalice dice
la torta salata…
solo io so quante volte mi ha salvata dalla mancanza di idee per cena!
la tua versione non l’ho mai provata, ma non stento a credere che sia golosa a dire poco!