Ho trascorso tanti pomeriggi seduta su quella panchina, sul balcone, cullata dal primo sole primaverile.. con i libri tra le mani…cercando di studiare il più possibile senza perdermi quella luce che solo la primavera regala!
Negli anni quella panchina è cresciuta con me e mi ha fatto compagnia fino a quando abbiamo deciso di sostituirla con un piccolo tavolino in legno e due sedie.
Noi però, se una cosa è ancora buona, non la buttiamo, così quella panchina si è trasferita in uno dei luoghi a me più cari, in una casa che per me è sempre stata tanto importante, come lo sono le persone che la abitano. Quella panchina ora è in collina, all’ombra di un albero di acacia e si sveglia ogni mattina con il sole che si affaccia sul mare.
Quella panchina oggi mi vede quando torno, insieme a mia cugina, da una passeggiata in campagna e con qualche cestino pieno, quella panchina oggi porta i segni del tempo, del sole e della pioggia..e io sorrido ogni volta che vado lì, dove il tempo si è fermato, dove le emozioni sono sempre tante..e la genuinità muove sempre ogni gesto.
Tutti abbiamo bisogno di sentirci a casa e la nostra casa può essere ovunque, al mare o in montagna, in un piccolo paese o in una grande città, l’importante è sentire nostri quei luoghi, quei profumi, quegli angoli nascosti..e vivere tutto questo con la persona che amiamo, o circondarsi di bellezza, di persone che ci fanno stare bene.
Per sentirmi a casa ho bisogno del cibo che mi fa stare bene, quello che mangio tutti i giorni ( a parte le eccezioni, quelle ci sono e devono esserci, secondo me ) con tanta felicità. Che sia un’insalata di lenticchie dopo una lunga camminata, la mia ciotola di granola al mattino o una fetta di pane e olio, io ricerco sempre la felicità nel cibo..e a volte ho bisogno solo di qualche erbetta selvatica e una crema saporita da spalmare sul pane o da accompagnare a dei bastoncini di carote!
Parlo dell’hummus, che adoro e che faccio molto spesso! Secondo me non esistono dosi perfette per l’hummus, è una di quelle preparazioni in cui bisogna seguire l’istinto, il nostro gusto personale, bisogna aggiungere tahina e succo di limone fino a raggiungere la perfezione per il nostro palato.
Mi piace tantissimo la versione classica dell’hummus, ma spesso mi diverto ad aromatizzarlo con tante erbette e questa volta ho scelto il finocchietto selvatico: il risultato è stato un hummus al finocchietto selvatico delizioso, dall’aroma delicato, ma deciso. Io l’ho mangiato con del pane che avevo cotto la sera prima e tante carote, è un’idea perfetta per un aperitivo sano e buonissimo!
- 200 g di ceci secchi
- 2-3 cucchiai di tahina
- 100 ml di succo di limone
- 2 cucchiai di olio evo
- 1 rametto di finocchietto
- sale
- Mettete in ammollo i ceci per almeno 12 ore.
- Scolate i ceci e cuoceteli in acqua fredda fino a quando saranno ben cotti, salando a fine cottura; poi fateli raffreddare completamente e conservate l'acqua di cottura dei legumi.
- Versate i ceci in un contenitore con il succo di limone, l'olio, una presa di sale, la tahina ( aggiungete prima 2 cucchiai di tahina, assaggiate e decidete a piacere se aggiungere un altro cucchiaio ) ed il finocchietto privato del gambo più duro.
- Frullate tutto con un frullatore ad immersione ed aggiungete poco alla volta l'acqua di cottura dei ceci fino ad ottenere un composto cremoso e morbido.
- *potete aggiungere uno spicchio d'aglio, io in questo caso non l'ho utilizzato.
Lo vedete il mare in fondo a questa foto? Beh, da qui quella panchina ogni giorno guarda sorgere il sole…:) 1
Ilaria dice
ti adoro!!! e amo questa ricetta…sento il profumo del finocchietto da qui <3
Ileana Pavone dice
Stella! Come lo vedi un aperitivo al mare con dei crackers e una ciotola di hummus?! E Nala accanto a noi, ovviamente 😀
Lalla dice
Chissà che fresco l’humus con il finocchietto selvatico e…il profumo? Non oso pensare e le foto delicate lo rappresentano tutto .
Buona giornata :*
Ileana Pavone dice
Hai ragione, ha un profumo delizioso ^_^
Grazie Lalla e buona giornata anche a te! :*
Francesca P. dice
A Villa Ada, un parco bellissimo vicino casa in cui vado da sempre, avevo la “mia” panchina: mi sedevo sempre lì, con le amiche di scuola o da sola, ci sono andata a volte anche a studiare per gli esami dell’università… e c’erano incise due iniziali, in alto a destra… lo ricordo ancora, negli anni sono tornata a vedere se avessero resistito al tempo… tutt’oggi, a distanza di tanti anni, getto uno sguardo su quella panchina e sospiro, sorridendo… ci scriverò un post prima o poi! 😀
Ma veniamo a noi, a te: quanta luceeeeee! Ile, le tue foto sono diventate più luminose da quando hai il nuovo sito, lo sai? E poi usi props bellissimi ogni volta di più… qui adoro la ciotolina! 😉 E abbiamo usato il finocchietto entrambe, peccato io non possa godere di quello fresco come il tuo, è stupendo!
Ileana Pavone dice
..allora aspetto il tuo post, sono certa che mi piacerebbe moltissimo leggere della tua panchina e dei tuoi ricordi 🙂
Grazie grazie grazie per le tue parole Fra, non sai quanto mi rendono felice ( o forse sì?! )! Per la luce..gioco con lei sempre di più e la passione cresce ogni giorno 🙂 Così come cresce la passione per i props: ho mobili pieni, ma mi sembra di non avere mai abbastanza ciotole, così compro sempre nuove cose 😀 questa ciotolina l’ho presa pochi giorni fa a maisons!
Un abbraccio!
Marta e Mimma dice
tesoro, per ora arrivo sempre tardi…vorrei avere un po’ più di tempo sia per me che per te. Questo post è bellissimo, per non parlare delle foto al finocchietto e dell’ultimo scatto, si sente questo grande amore per la natura che hai. per quanto riguarda il resto, sono d’accordissimo sulle eccezioni che ci sono e ci devono essere, ma sempre nel ricercare quello che è il proprio cibo che fa star bene. Qui in Sicilia c’è proprio tanto, tanto finocchietto…gli stand del mio amato mercato bio ne sono pieni e io adoro quel sentore fresco e così profumato che appartiene a quest’erba…proverò presto il tuo hummus, io che di hummus non ne ho mai abbastanza!
ti abbraccio forte e scusa, se non riesco ad esserci sempre<3
Ileana Pavone dice
Marta tesoro, tu ci sei sempre… non importa se arrivi in ritardo, so che ci sei e questa è la cosa più bella, no? 🙂
Quanto mi piacerebbe venire a trovarvi, lo sai? Non sono mai stata in Sicilia e voglio venirci da tanto tempo..ora ancor di più per abbracciare voi e Simona <3
Un bacio grande :*