Impiego più tempo a spostare forchette e cucchiaini in un set che a scegliere un paio di scarpe da indossare, ogni sera ho un appuntamento a cui non posso e soprattutto non voglio rinunciare, quello con le piantine che da qualche giorno stanno crescendo nell’orto, per rendermi felice basta poco, ma per farmi innervosire ancora meno.
Sì, perché quando dico di avere un caratteraccio non mento ( altrimenti lo leggereste nei miei occhi, o meglio, tra le righe ). Parlo poco e ancora di meno se non mi piace la persona che ho davanti, non sono una da mezze misure, se credo in qualcosa dono tutta me stessa, ma se vedo falsità o persone che non mi piacciono preferisco fare un passo indietro e continuare a camminare per la mia strada. Non vado molto d’accordo con le donne ( a parte qualche meravigliosa eccezione ) e perdo le staffe quando vedo davanti ai miei occhi l’ipocrisia, le persone senza personalità o chi segue il gregge senza sapere in che direzione si sta andando.
Da piccola ero quella con tanti orecchini, le cuffie nelle orecchie, i vestiti di un solo non-colore e troppi pensieri per la testa, oggi gli orecchini sono rimasti, gli abiti sono cambiati, ho tatuato sulla pelle delle emozioni e non scelgo le persone in base alla musica o ai vestiti, ma ancora oggi mi trovo ad apprezzare chi si distingue senza seguire una moda, un idolo, una corrente. Sarà che amo davvero l’indipendenza, ma sono sempre quella che preferisce la regola “pochi ma buoni”.
Cammino nella mia strada piena di terra, tra papaveri e spighe di grano, alzo gli occhi al cielo e trovo un cielo talmente azzurro da non sembrare reale, incontro ostacoli, tanti, ma poi lungo la via c’è un orto speciale…e allora capita di tornare a casa con fave e piselli appena raccolti, uova fresche..e tanto buon umore. Perché in fondo sono sempre io, quella che sorride ed è gentile, sì, fino a quando non vede qualcosa che non le va giù, poi.. poi ve l’ho detto che ho un caratteraccio, no?!
Rientro a casa e preparo quello che più mi fa stare bene: un piatto semplice, completo, di stagione.Un’insalata d’orzo piena di colori, con fave crude, piselli croccanti e saporiti e le uova in camicia ( che adoro ).
Quella di oggi è una ricetta molto semplice, preparata qualche giorno fa con le fave ed i piselli freschi che ci ha regalato mia zia, ieri però sono tornata a casa di nuovo con fave e piselli raccolti da lei, quindi questa non sarà l’unica ricetta con questi ingredienti. Vi lascio la ricetta di un’insalata d’orzo con fave, piselli e uova in camicia, perfetta per un pranzo sano e nutriente, come piace a me!
- 100 g di orzo perlato
- 100 g di piselli ( peso netto )
- 100 g di fave ( peso netto )
- 1 cipollotto
- 2 uova
- timo limone
- erba cipollina
- basilico viola
- olio evo
- sale, pepe
- Cuocete l'orzo in acqua bollente salata, quindi scolatelo e lasciatelo raffreddare completamente.
- Sgranate le fave e i piselli, se preferite togliete la pellicina che riveste le fave; affettate sottilmente il cipollotto.
- Scaldate un cucchiaio di olio in una padella antiaderente, aggiungete il cipollotto e qualche cucchiaio di acqua, dopo pochi minuti aggiungete i piselli e fateli cuocere per circa 5 minuti, devono rimanere croccanti.
- Condite l'insalata con poco olio, i piselli, le fave e le erbe aromatiche tritate finemente ( il basilico lasciatelo intero o spezzatelo con le mani ).
- Per le uova in camicia: scaldate l'acqua in una pentola capiente dai bordi alti, fatela sobbollire e aggiungete l'aceto; rompete l'uovo in una ciotola e fate attenzione a non rompere il tuorlo; girate velocemente l'acqua con una frusta fino a creare un vortice.
- Versate delicatamente l'uovo al centro del vortice e non toccatelo, cuocetelo per pochi minuti; l'uovo è pronto quando l'albume si è solidificato ed il tuorlo è morbido.
- Servite l'insalata con le uova in camicia, a piacere aggiungete del pepe macinato fresco.
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Ilaria dice
pochi ma veramente buoni sempre my love <3 e che fortuna avere quei pochi <3 ti voglio bene! le foto sono un sogno. <3
Ileana Pavone dice
Sì, pochi ma buoni, sempre. Ti voglio bene stella <3
Simo dice
…ma daiiii un orzotto anche io oggi! Siamo in sintonia!
Che meraviglia il tuo, e che foto come sempre incantevoli…………..
Ileana Pavone dice
Sì siamo davvero in sintonia Simo! Un abbraccio e buona serata! :*
Sissi dice
Che meraviglia di foto Ileana!
anche per me vale la regola pochi ma buoni e come te adoro il mio orticello, le mie piantine e i miei fiori.
I papaveri, i campi di grano e i girasoli!
Niente e’ piu’ straordinario della natura!
Ileana Pavone dice
Grazie per queste belle parole Sissi 🙂
A presto!
Antonella M. dice
Ho l’orticaria da omologazione e per fortuna non sono l’unica. Concordo anche sul meglio pochi ma buoni, mia nonna avrebbe aggiunto anche “meglio soli che male accompagnati”.
Ileana Pavone dice
Eh sì, concordo anche con l’ultima frase.. non ho paura della solitudine, sto bene con me stessa..e questo mi fa apprezzare ancora di più quei “pochi” 🙂
Buona serata Antonella :*
Francesca P. dice
Ecco, praticamente metà post, quando dici come sei e cosa ti fa arrabbiare, potrei averlo scritto io! 🙂
“Pochi ma buoni” è il mio motto e più passa il tempo e più lo credo… ancora oggi prendo porte in faccia da donne che non meritano, prese più da se stesse che da altro, che parlano e parlano ma quando hai bisogno (davvero) di loro spariscono… ma il problema non è nostro, Ile, noi le maschere non le mettiamo neanche a Carnevale, no? Io adoro le pecore, ma l’idea del gregge no… amo correre libera, da buona felina! E se finisco nei campi e nel tuo orto che curi con amore, ancora meglio! 😉
Ileana Pavone dice
Siamo molto simili per questi aspetti del nostro carattere..e no, noi le maschere nemmeno a Carnevale 🙂
Prima o poi però devi venire a fare un salto nel mio orto! :*