Vivo nel caos, nel disordine perenne, ma al mattino rifaccio il letto appena sveglia e metto in ordine quotidianamente piatti e stoffe. Non amo la pasta, ma amo affondare le mani nella farina, preparare la pasta fatta in casa e impazzisco per i ravioli. Detesto il caldo, ma amo il sole primaverile che mi sfiora la pelle. Ho sempre cercato la stabilità, ma ho capito che il caos mi appartiene e trovo conforto nei cambiamenti, nelle emozioni inaspettate, negli stimoli continui. All’apparenza sono pacata, ma dietro l’apparenza si cela sempre molto, molto di più. Amo il mio stile di vita, gli allenamenti quotidiani e l’alimentazione sana, ma credo che tutto questo acquisti più valore se ogni tanto ci si lascia andare. Odio friggere, ma amo le eccezioni. Non prendersi troppo sul serio, scavalcare la rigidità e godersi le eccezioni della vita, con la leggerezza nel cuore.
Ho capito che quelle eccezioni mi rappresentano ancor di più, perché oggi sono tutto questo, senza regole, ma con delle eccezioni. E’ così che la quotidianità si trasforma ogni giorno, lasciandomi sempre appesa ad un filo, con poche certezze e il costante bisogno di rimanere in bilico, per avere la forza di sognare e rialzarmi dopo un fallimento. La stabilità non da sempre sicurezza, c’è chi ha bisogno di correre ogni giorno senza una meta …ed io mi sento così, appesa ad un filo, felice, perché non conoscere il domani è uno stimolo per vivere oggi.
L’eccezione di questa giornata sono loro: le castagnole alla ricotta, morbide, buonissime..e fritte. Sì, ho fritto. Come dicevo poco fa..odio friggere, ma amo le eccezioni. Amo mettermi in gioco e sfidare le mie certezze, così sabato mattina sono entrata in cucina, ho spalancato le finestre e ho passato la mattinata tra castagnole, olio bollente che inevitabilmente è finito sulle mie mani e la parte più divertente, quando sono rimasta sola con la reflex tra le mani.
Mia madre è entrata in cucina dicendomi:”a me le castagnole non sono mai piaciute!”, ma nel pomeriggio erano praticamente finite, perché queste sono buone e morbide, parola di mamma!
La ricetta che ho scelto è quella di Agrodolce, dove potete trovare anche le foto passo passo.
Se preferite una versione più leggera qui trovate la ricetta delle castagnole al forno!
- 2 uova
- 250 g di ricotta fresca
- 60 g di zucchero semolato + altro
- 20 ml di rum
- 1 arancia non trattata
- 1 limone non trattato
- 250 g di farina 0
- 8 g di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale
- 1 litro di olio di semi per friggere
- Versate la ricotta, il sale, le uova, 60 g di zucchero e il rum in una ciotola. Unite la buccia grattugiata dell'arancia e del limone e lavorate con una frusta tutti gli ingredienti fino a ottenere una crema omogenea e liscia.
- Setacciate la farina insieme al lievito e uniteli alla crema di ricotta, lavorate gli ingredienti con una spatola fino ad ottenere un composto omogeneo.
- Mettete l'impasto in un sac à poche senza bocchetta e tagliate la punta.
- Fate scaldare l'olio in una pentola dai bordi alti.
- Sul piano di lavoro realizzate le castagnole tagliando l'impasto con un coltello: ogni castagnola deve avere una una lunghezza di 2-3 cm circa.
- Con una paletta trasferite le castagnole nell'olio bollente friggendone poche alla volta fino a doratura.
- Scolatele su carta paglia e poi passatele nello zucchero semolato, ne occorrono circa 40 g.
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Paola dice
Per anni mi sono imposta regole, rigide, per andare avanti, che mi facessero da scudo. Poi piano piano ho iniziato a stravolgerle, a non far sì che condizionino la mia vita. Ho abbandonato tante delle scelte fatte, per seguire una strada che mi porti a inseguire quello che è il cuore, e non più la mente, a dettare.
E’ bello lasciarsi andare e sovvertire le regole ogni tanto. Porta a piacevoli scoperte, come, ad esempio, scoprire che quel non mi piacciono le castagnole, diventano un che buone e morbide 🙂 E se lo dicono le mamme, c’è da fidarsi, sempre 🙂
Un abbraccio e buon inizio settimana 🙂
Ileana Pavone dice
Hai pienamente ragione 🙂
Ti abbraccio Paola, buon inizio settimana anche a te! :*
Anna Rita dice
La cosa più bella è essere se stessi, con le eccezioni, le regole, le contraddizioni e la voglia di evadere dagli schemi, di superarsi. E oggi, l’hai fatto con queste castagnole perfette, tute da gustare! 🙂
Buona settimana Ileana!
Ileana Pavone dice
Sì, essere se stessi è la cosa più bella in assoluto 🙂
Grazie di cuore Anna, ti abbraccio forte :*
Nicoletta dice
Ciao Ileana, gustosissima ricetta, da provare sicuramente ma c’è un passaggio che non mi è chiaro; prima nel Sac a poche e poi sulla spianatoia?
Ileana Pavone dice
Ciao Nicoletta 🙂
Sì allora si utilizza la sac a poche senza bocchetta in quanto l’impasto è abbastanza morbido e non facile da manipolare. Io personalmente ho fatto cadere direttamente l’impasto nell’olio, aiutandomi con delle forbici, ma può essere pericoloso a causa dell’olio bollente, per questo ho preferito riportare il consiglio della ricetta originale: si fa scivolare l’impasto dalla sac a poche ad un piano di lavoro con un coltello ( o forbici se preferisci ), poi con l’aiuto di una spatola si fanno cadere le castagnole nell’olio.
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi ^_^
Ilaria dice
adesso ho voglia di un milione di castagnole e, dato che è tutta colpa tua, me le porti?! ♡♡♡
Ileana Pavone dice
<3
clibi dice
Se il tuo sito di rappresenta, non sembri una persona caotica, ma precisa elegante delicata come queste castagnole 🙂
Ileana Pavone dice
Che carina che sei ^_^
Grazie di cuore 🙂 Amo la semplicità, la chiarezza, ma ti assicuro che nella mia testa ( e non solo 😛 ) c’è sempre tanto caos, disordine…e qualche eccezione!
Ti abbraccio, buona serata!
Simona - Biancavaniglia dice
Tesorina ho recuperato gli ultimi post… Amo leggerti, perchè in te, sento questo senso di libertà e voglia di fare le scelte di vita che ti fanno stare bene. Ti ammiro moltissimo e mi piace vederti maturare e prendere consapevolezza della vita.
Ho visto i pancake del post di prima, penso di provarli prestissimo perchè da tanto che voglio farli vegani. Queste castagnole alla ricotta mi incuriosiscono, anche io non friggo mai, ma come te mi piacciono le eccezioni.
Buon fine settimana cara
Ileana Pavone dice
Leggerti mi riempie sempre il cuore di gioia tesorina!
Non riesco sempre ad esserci come vorrei..ma sai che sono sempre qui e ti leggo sempre…:***
Ti abbraccio forte Simo, buona serata 🙂
Marta e Mimma dice
tu mi piaci proprio per questo: perché tu stessa sei un’eccezione. quella più bella, sorprendente. quella che ti fa apprezzare ancora di più il gusto della vita, delle cose che non sono mai uguali..
Ileana Pavone dice
… mi hai fatto emozionare, lo sai? Tu sei speciale, tanto.
Francesca P. dice
Se le eccezioni sono così tonde, dorate e dolci, allora sono ancora più benvenute… 🙂 Le regole sono fatte per non essere sempre seguite alla lettera, così come le tentazioni per cedervi… la sensazione di quando trasgredisci per fare qualcosa che piace è bellissima per me, una sottile euforia che fa tornare bambini, come quando si faceva una piccola “marachella” o si disobbediva! 🙂
La stabilità si costruisce giorno per giorno, contemplando l’effetto sorpresa, l’imprevisto, l’istinto che irrompe e la bellezza di decidere comepiùcisentiamo… e tu lo stai facendo e sono fiera di come stai affrontando questo periodo di crescita personale, anche con qualche incognita…