La cucina è il luogo in cui i desideri prendono forma e i piccoli gesti diventano certezze.
Il primo caffè che preparo al mattino, quando rientro a casa un po’ infreddolita e ancora assonnata dopo una breve passeggiata con Nala. I fiocchi d’avena che finiscono in un pentolino insieme ad un po’ di latte nelle mattine più fredde. Le mani che distrattamente impastano acqua, farina, lievito e sogni. I pranzi non programmati, quelli in cui mi ritrovo ad affettare verdure, cuocere legumi, con le mani in pasta per preparare gnocchi o pasta fresca. L’attimo in cui l’aglio e la cipolla sprigionano il loro profumo nell’olio e decido che è arrivato il momento di aggiungere le erbette appena raccolte e tritate. Il suono dell’acqua che sobbolle in un pentolino nel tardo pomeriggio, per un tè o un infuso caldo. La frenesia della mattina, quando ho voglia di immaginare, cuocere e fotografare, la calma della sera, quando affetto lo zenzero fresco per un infuso prima di chiudere la porta della realtà e spalancare quella dei sogni.
Affettare verdure per una zuppa, una delle più grandi certezze. Tiro fuori dalla dispensa un pacchetto di farro monococco, prendo una delle ultime zucche della stagione, la taglio a dadini insieme alle patate, affetto lo scalogno, trito finemente la salvia e il rosmarino…e a mano a mano lascio cuocere tutto lentamente insieme alle lenticchie e al farro, poi non resta che aspettare e sedersi a tavola per una zuppa di farro con zucca e lenticchie.
- 150 g di lenticchie piccole
- 150 g di farro monococco
- 400 g di zucca delica ( peso netto )
- 100 g di patate ( peso netto )
- 1 scalogno
- 1 rametto di rosmarino
- 4 foglie di salvia
- 2 foglie di alloro
- olio evo
- sale, pepe
- Affettate sottilmente lo scalogno, tritate finemente la salvia e il rosmarino.
- Versate qualche cucchiaio di olio in una casseruola, aggiungete lo scalogno e le erbe tritate, lasciate cuocere, a fuoco basso, per 5 minuti circa ( aggiungete poca acqua se occorre ).
- Nel frattempo tagliate a cubetti la zucca e le patate.
- Aggiungete al soffritto la zucca e le patate, quindi lasciate insaporire per 5-7 minuti, mescolando spesso con un cucchiaio di legno.
- Ora aggiungete le lenticchie, il farro ( nel mio caso precedentemente lasciato in ammollo per 2 ore ) e le foglie di alloro; coprite con 1,2 litri circa di acqua o brodo vegetale e proseguite la cottura per circa 30-40 minuti.
- A fine cottura regolate di sale e pepe e frullate una parte della zuppa per avere una zuppa più cremosa.
- Se necessario aggiungete altra acqua calda durante la cottura.
In questo caso io ho utilizzato il farro monococco e l'ho lasciato in ammollo per un paio di ore; seguite le indicazioni riportate sulla confezione.
Servite a piacere con olio evo e qualche crostino di pane.
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Paola dice
La cucina è per me il luogo dove perdermi e ritrovarmi, dove lasciarmi ispirare dai profumi e dalla stagione, dalla luce del sole che entra timida dalla finestra e cerca di farsi posto tra il cesto della frutta, a illuminare ogni volta un frutto diverso,. il più bello. E’ il luogo dove scaldo l’anima, cullata dal calore del forno o dal profumo di una zuppa. Il luogo dove lo zac, zac lento del coltello che affetta le verdure ha quasi lo stesso ritmo del battito del cuore. E’ il luogo in cui ritrovo tutte le certezze che perdo nella strada che mi riporta a casa. Mi rigenero, torno in vita e con una zuppa fumante sul tavolo mi rimetto in pace col mondo.
Un abbraccio e buon weekend
Ilaria dice
colpa tua se ora ho voglia di lenticchie e zucca 😉 ♡
Francesca P. dice
Hai ragione, le zuppe sono una certezza! E ci sono gesti diventati così quotidiani che vengono naturali, quasi automatici… in cucina ci sentiamo bene perchè sappiamo cosa fare, come muoverci, come mettere il piacere nel piatto, come coccolarci… è come se ci prendessimo cura di noi, ecco la magia che ci fa affettare la zucca sorridendo e prendere le farine dalla dispensa! E un sorriso è la tua scodella, ha il colore delle giornate dorate d’autunno e il calore che l’inverno deve avere… ma c’è anche la leggerezza della tela di lino che inevitabilmente mi fa sospirare aspettando una nuova estate!
E’ l’ora di cena, facciamo che ci sediamo allo stesso tavolo, facendo tintinnare i cucchiai? 🙂