Quando guardo fuori dal finestrino in questo periodo dell’anno ricerco sempre gli alberi di cachi. Lo faccio in questo preciso momento dell’anno, quando i rami sono ormai spogli, le foglie ricoprono la terra, ma i frutti sono ancora attaccati ai rami, come se avessero paura di cadere, di lasciarsi andare e rimangono aggrappati e resistono, finché possono.
In questo momento dell’anno io mi comporto come questi frutti. Rimango attaccata agli ultimi giorni di Novembre, sospesa, ancorata all’autunno che non voglio lasciar andare, pensando al Natale che negli ultimi anni mi ha reso malinconica, desiderando un cambiamento che anche quest’anno tarda ad arrivare.
Qui a casa, ma soprattutto nella stanza che è a tutti gli effetti il mio studio, si respira l’aria natalizia da Settembre, da quando il sole bruciava ancora la pelle e ho cominciato a lavorare ai primi scatti natalizi. E’ Natale anche oggi, mentre sto lavorando agli ultimi scatti pieni di lucine, pigne e bacche, eppure quando attraverso la piazzetta sotto casa con Nala, osservo le ultime foglie rosse e gialle e vorrei restare a guardarle ancora un po’.
Eppure in quei rami spogli e carichi di frutti io ci vedo il Natale. Mi ricordano le vecchie luci a forma di palline che addobbavano gli alberi fuori dalle case, quell’atmosfera che oggi vorrei ritrovare, preservare, custodire e tramandare.
Qualche settimana fa sono tornata a fare visita ai miei alberi di cachi preferiti, quelli che, ogni anno, ci regalano tanti frutti e delle ore spensierate da passare in campagna. Questa è una di quelle ( poche ) cose a cui non potrei mai rinunciare. Io, mia cugina, la nostra campagna, i cestini da riempire e le passeggiate in salita, su quelle colline che per me sono semplicemente casa.
Io appartengo a quella categoria di persone che ama follemente i cachi e finisco quasi sempre per mangiarli solo al naturale, ma li adoro negli impasti dei pancakes, li rendono soffici, naturalmente dolci e golosi. I pancakes ai cachi si preparano in pochi minuti, ma se avete poco tempo potete prepararli la sera prima, vi assicuro che al mattino saranno altrettanto soffici!
- 1 uovo intero ( o 60 g di albumi )
- 100 g di polpa di cachi
- 60 g di farina di avena integrale ( o 50 g di farina di avena integrale e 10 g di farina di castagne )
- cannella in polvere o spezie a piacere
- 1 pizzico di bicarbonato + 1 cucchiaino di succo di limone
- Rompete l'uovo in una ciotola e aggiungete la polpa di cachi, mescolate con una frusta o, se preferite, frullate gli ingredienti con un frullatore ad immersione.
- Aggiungete la cannella a piacere, la farina di avena, un pizzico di bicarbonato con un cucchiaino di succo di limone.
- Amalgamate gli ingredienti.
- Cuocete i pancakes in una padella antiaderente: versate un cucchiaio di impasto alla volta e girate i pancakes quando si formano delle bollicine in superficie; continuate fino ad esaurimento della pastella; se necessario ungete la padella con pochissimo olio.
- Con queste dosi otterrete circa 6 pancakes piccoli.
Accompagno i pancakes ai cachi con burro di arachidi ( o altra frutta secca ), yogurt greco, fave di cacao o frutta fresca come la melagrana.
Potete preparare dei piccoli pancakes ai cachi oppure preparare un unico pancake e farcirlo a piacere con yogurt greco, frutta secca, burro di arachidi o quello che preferite.
Altri pancakes senza zuccheri aggiunti:
Con questa ricetta partecipo al contest The Free Food Lover organizzato da Senza è buono e Shake your free life
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Mile dice
Cara Ileana, ho trovato tenerissima l’associazione dei cachi alle vecchie palline degli alberi di Natale.E in effetti a ben vedere hai proprio ragione. Io, come te li adoro, e mi piace moltissimo la tua idea di metterli nei pancake. Mi si è aperto un sorriso pieno. I colori dell’autunno sono così belli che è difficile lasciarli andare via. Mi trattengo ancora a guardare i tappeti di foglie a terra soffermandomi sulle sfumature. Ipnotiche. A presto!
Elena dice
Anche io adoro i cachi al naturale e devo dire che non li ho mai usati in nessuna ricetta, questi pancakes sono davvero golosissima, un abbraccio grande 🙂
Leti- Senza è buono dice
Carissima, in questo siamo molto simili: mai come quest’anno, vorrei rimanere aggrappata a questo mese, che ormai volge al termine…
questi pancake sono meravigliosi, grazie di cuore per averli fatti partecipare al mio contest <3 grazie davvero di tutto,
ti abbraccio forte forte
Eli dice
Sono rimasta incantata da questo piattino così semplice (semplice e meravigliosa come solo tu sai essere!!), poi catturata dal racconto… e non sai quanto mi sia ritrovata nelle tue parole 😉 Cerco sempre di aggrapparmi all’autunno fino all’ultima foglia che cade, perché per me è questa la stagione delle promesse… poi tutto accade sempre troppo velocemente: non faccio in tempo a rendermi conto del Natale che già mi trovo catapultata- del tutto impreparata!- in un nuovo anno!
Spero di avere il tempo di provare questa ricettina, visto che ormai sei la mia spacciatrice di ricette di pancakes e crepes preferita :-* Ammesso che non finisca prima tutti i cachi a cucchiaiate, ovviamente…
Marica @ La vie est fit dice
Ecco, vedi perché partecipo con molto piacere ai contest? Perché scopro questi piccoli spazietti magici che hanno all’interno persone altrettanto speciali. Grazie per questa ricetta e queste foto. 🙂
Francesca dice
Forse anche io a volte mi mimetizzo in questo frutto tondo e dolce, restando aggrappata ai rami… però adesso ho spiccato un salto e sono già dentro dicembre, come i tuoi cachi sono dentro ai pancakes… sarò sincera: sono contenta che il 2017 stia finendo, è stato molto “denso”, come una pastella corposa e spessa… ma è stato anche molto “mio”, come mia è la colazione di ogni giorno che cerco di godere e prolungare, come mia è la strada che ho scelto e che continuo a percorrere, come mio è il piacere di passare di qui, tutte le volte che desidero un abbraccio autentico e un po’ di calore… calore che è mio, ma anche tuo… e quindi nostro! 🙂