Se c’è una parola che mi infastidisce più di altre, quella è la parola dieta. Quando per dieta si intende un periodo di privazioni – e per forza di cose piuttosto limitato – costrizioni e limiti, non uno stile di vita.Dopo percorsi sbagliati e tanti errori, io oggi dico no alla dieta come privazione e sì all’equilibrio e alla consapevolezza.
In questo periodo dell’anno – forse ancor più dei mesi che precedono l’estate – le parole più cercate sono sicuramente dieta, detox, come tornare in forma dopo le feste.
Ecco, in questo periodo dell’anno – così come a Maggio – mi ritrovo a sorridere davanti a questi meccanismi.
Credo fortemente che seguendo una dieta varia, equilibrata e consapevole, non si senta il bisogno di esagerare a tavola o di prendere 5 kg in pochi giorni. Perché è di questo che si tratta. Bastano pochi giorni di festa – perché se si contano solo le feste vere e proprie stiamo davvero parlando soltanto di un paio di pranzi e cene – per lasciarsi andare, per pensare che dopo la prima fetta di panettone ne segua poi un’altra e un’altra ancora. E’ un circolo vizioso dal quale in molti escono soltanto il 6 Gennaio, quando ormai non ci sono più scuse.
Improvvisamente il 7 gennaio scattano i buoni propositi e le tanto sofferte diete. Ipocaloriche e anche un po’ tristi, sono una scorciatoia per correre ai ripari e sentirsi meno in colpa.
Personalmente non credo in tutto questo. Chi mi legge dagli inizi probabilmente sa già che il mio rapporto con il cibo non è stato sempre un rapporto felice e consapevole, anche quando credevo di mangiare in modo sano e di essere “guarita” da certi meccanismi di privazione, in realtà non avevo raggiunto l’equilibrio di oggi.
Non ho mai seguito diete miracolose, io per un periodo della mia vita ho semplicemente smesso di mangiare. Non completamente, ma quel che basta per vedere troppo le ossa.
Da quel momento sono passati circa 10 anni e mi sono rialzata, ma è troppo facile ricadere in certi meccanismi. Il cibo non è mai stato mio amico, anche quando ho iniziato a curare questo spazio, il cibo era mio nemico e mentivo a me stessa, perché sono uscita da un tunnel entrando poi in un altro, senza sforzarmi di capire il perché di alcune cose. Ho ricominciato a mangiare, è vero, ma non ero consapevole di quello che mangiavo. Pensavo che bastasse una zuppa o un piatto ricco di fibre per seguire un’alimentazione sana, ero molto lontana dalla mia idea attuale.
Il mio approccio con il cibo ( e di conseguenza con il mio corpo ) è cambiato quando ho iniziato a fare sport. Quando mi sono guardata allo specchio e non mi riconoscevo più, quando ho cominciato a desiderare quelle ossa sporgenti che tanto mi hanno fatto star male in passato, è lì che ho capito che dovevo riprendermi per mano e cominciare ad amarmi davvero. Senza fretta, senza scorciatoie, con la consapevolezza che per ottenere qualcosa di duraturo c’è bisogno di volontà, costanza e tempo.
Ho cominciato ad allenarmi ogni giorno a casa ormai diversi anni fa e da quel momento ho imparato a mangiare in modo consapevole. Ho capito perché a volte ero così gonfia, perché nonostante gli allenamenti non ci fossero risultati, ho capito che il cibo non è mio nemico. Nessun alimento è nostro nemico. I carboidrati, spesso inspiegabilmente bannati, sono fondamentali per il nostro benessere psico fisico, così come lo sono i grassi, le proteine, le fibre, i sali minerali.
Ho imparato a mangiare ogni macro nutriente nel momento giusto, non privandomi mai di cereali o pane. Ho eliminato gli zuccheri aggiunti ed è stato forse il percorso meno duro affrontato fino ad ora, perché non ho mai amato i dolci e non ne sento la mancanza, ma non ho mai contato le calorie o dato peso al numero della bilancia, in realtà ho semplicemente smesso di pesarmi e ho iniziato a guardarmi di più allo specchio.
Alzarsi da tavola e sentirsi appagati, ecco cosa fa la differenza. Ecco perché non mi spaventano più le colazioni abbondanti o la merenda, perché hanno fatto la differenza nel mio percorso. Dopo i primi mesi di allenamenti e alimentazione bilanciata, la domanda che mi hanno fatto più frequentemente è stata :” hai seguito una dieta? Quanti kg hai perso?” e vi confesso che è stato un piacere non saper esprimere in numeri quello che gli altri vedevano, così come è stato bello guardarli negli occhi e dire soltanto no, nessuna dieta, nessuna privazione. Il motivo per cui non credo nelle diete e nelle privazioni è che sono a breve termine. Nessuno può stare a dieta tutta la vita, porterebbe soltanto malessere, frustrazione e, lo confesso, le persone perennemente a dieta a me fanno tristezza. Ti guardano con gli occhi di chi non può mangiare mezza fetta di pane, hanno nel piatto delle zucchine bollite e mangerebbero un intero pacco di biscotti. Quello è il concetto di dieta che non fa per me. Ben vengano i piatti completi di ogni macronutriente, i metodi di cottura salutari e allo stesso tempo saporiti, ascoltare il nostro corpo e le sue richieste.
Imparare a mangiare in modo sano senza seguire uno schema troppo rigido, muoversi, prendersi cura di sé preservando la salute, il corpo e la mente.
La mia è un’opinione del tutto personale ed è frutto della mia esperienza, ma ci tenevo a condividere con voi il mio pensiero, perché inizio questo nuovo anno con la consapevolezza di aver vinto una battaglia dopo anni. Quella ragazzina fragile oggi non esiste più, oggi so che è facile ricadere, ma ho la forza necessaria per rialzarmi senza farmi troppo male.
Il bello è che non esistono segreti, trucchi o scorciatoie.
Io dico no alla dieta e sì ad uno stile di vita sano, dico sì al movimento, allo sport, alla fatica e alla gioia che si prova sollevando pesi o camminando, dico sì alle colazioni ricche e abbondanti, ai piatti unici arricchiti da ingredienti di stagione, dico sì alla qualità del cibo e non alle calorie. Guardiamoci di più, ascoltiamoci e non perdiamo mai di vista l’obiettivo. La nostra salute, il nostro benessere.
Grazie a chi è arrivato fin qui.
Con affetto,
Ile
3
Ilaria dice
Le tue parole sono anche le mie e lo sai bene, la vita sana e le scelte consapevoli sono la via della felicità 💖
Ambra Orazi dice
Ho letto con piacere il tuo viaggio, il mio è contrario al tuo, io ho sempre avuto problemi di peso e continuo ad averli. Mi sono sottoposta in passato a diete esasperate privandomi del piacere di mangiare e del mio sorriso, che se ne andava via insieme ai chili. Per chi ama il cibo come noi certe privazioni sono come una censura a noi stessi, al nostro essere. Anche io ho alle spalle un rapporto travagliato con il cibo, mi sento di dire di averlo superato anche se i problemi di peso rimangono (almeno per il momento). Anche per me scoprire la gioia di sudare e faticare su una bike o mentre ballo hanno fatto la differenza ma quello che ha fatto scattare la molla è stata la consapevolezza di non volermi più sottoporre a diete tristi e drastiche e la voglia grande di alimentarmi in modo sano e corretto senza mai rinunciare al piacere della tavola. Alla fine siamo arrivate alla stessa conclusione ma per me il viaggio non è ancora finito, Oggi ho messo un post sulla lista della spesa detox ma non intesa come privazione del cibo, anzi, come piacere nel prendersi cura del proprio corpo. Mi sento sempre molto in linea con il tuo blog e le tue ricette. Un caro abbraccio. Ambra
Francesca dice
Quante cose si scoprono di noi, pian piano… hai aggiunto un tassello in più alla tua storia e quindi anche alla nostra conoscenza, così il quadro diventa sempre più completo e si arricchisce anche di quelle sfumature più nascoste, ma che incidono profondamente nella visione d’insieme… in passato, da adolescente, ho avuto anche io qualche problema, diciamo così… privazione e abbondanza, bilancia che scende e che poi sale vertiginosamente, insieme a tormenti ed emozioni difficili da gestire… è bello oggi guardarsi indietro e vedere che per fortuna si è lontani da quel tunnel e che la consapevolezza nella vita è fondamentale in tanti ambiti, soprattutto quello psicologico… guardiamoci allo specchio contente di ciò che siamo e come siamo, con la voglia di migliorare (sempre, è il motore!) e di smussare, ma fiere per ogni cosa acquisita, per ogni liberazione ottenuta (anche da noi stesse!) e per ogni raggio di luce che sapremo cogliere, come quello che batte al lato destro del tuo vasetto bellissimo… 🙂