Agosto è tante cose, ma per me è il mese delle more.
La raccolta delle more è uno di quei riti che segnano ogni mia estate. E’ la luce del tramonto a guidarci in campagna, camminiamo tra terreni incolti e vigneti accanto a casolari abbandonati e in un attimo la realtà diventa pura poesia. In un attimo la mente inizia a viaggiare, mi immagino in una casa circondata dal verde, con un grande orto da curare e un frutteto che cresce sotto ai miei occhi, mi immagino mentre sforno pani e pizze nel forno a legna, circondata dalla mia famiglia e dagli amici…
Tra una chiacchiera e l’altra, a riportarmi coi piedi per terra ci sono i rovi, con le spine che graffiano la pelle e le zanzare che si divertono a pungermi le gambe. A volte la realtà di poetico ha ben poco, eppure a me, oltre al bicchiere mezzo pieno, piace il lato poetico delle cose e guardare il mondo da questa prospettiva è la mia ancora di salvezza.
Io non ho mai smesso di guardare tutto da un’altra prospettiva, anche quando la realtà è così tagliente e sembra non esserci una via di uscita. E’ che spesso una via di fuga non c’è, bisogna restare e aggrapparsi più forte che possiamo affinché il vento non ci trascini lontano. E’ per questo che ho sempre amato l’arte in ogni sua forma.
L’arte e le passeggiate in campagna mi salvano sempre. Ogni volta che sento di non farcela, ogni volta che ho bisogno di evadere io torno lì, in quelle strade che percorro sempre con le stesse persone, ma che non ho mai avuto paura di affrontare da sola.
Durante l’ultima passeggiata in campagna abbiamo raccolto le more selvatiche, buone davvero e dolcissime. Le ho usate per preparare un paio di dolci più classici per regalarli, poi ho preparato un dolce per me, rustico e senza zuccheri aggiunti: ho preparato una galette alle more e me ne sono perdutamente innamorata. Qui è finita in meno di 24 ore e se come me amate questo genere di dolci provatela subito!
Preparare la galette alle more è facilissimo, l’impasto è molto friabile e il risultato finale vi conquisterà.
Se siete golosi servite la galette alle more tiepida con una pallina di gelato!
- Per l'impasto:
- 200 g di farina di grano tenero di tipo 2
- 50 g di nocciole e mandorle tostate, tritate grossolanamente
- 60 g di olio di semi di girasole
- 1 cucchiaio di aceto
- 1 pizzico di sale
- 70-80 g di acqua circa
- Per il ripieno:
- 300 g di more di rovo ( o frutti di bosco a piacere )
- 1 cucchiaino di amido di mais
- 2 cucchiai di succo di limone
- 1-2 cucchiai di succo di mela concentrato ( facoltativo )
- la scorza di ½ limone non trattato
- ½ bacca di vaniglia
- Preparate la pasta brisè mescolando la farina con la frutta secca tritata, aggiungete l'olio e l'aceto.
- Mescolate con un cucchiaio o con la punta delle dita fino ad ottenere un composto sabbioso; infine unite acqua quanto basta ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo ( occorrono circa 70-80 g di acqua ).
- La quantità di acqua è indicativa, dipende da quanta ne assorbirà la farina.
- Fate riposare l'impasto a temperatura ambiente per circa 15 minuti.
- Nel frattempo mescolate le more con il succo e la scorza grattugiata del limone, i semi della vaniglia, il succo di mela concentrato e l'amido.
- Riprendete l'impasto e stendetelo fino ad ottenere una sfoglia molto sottile su un foglio di carta forno; cercate di dare all'impasto una forma tonda.
- Versate la frutta sulla pasta brisè lasciando liberi i bordi; ripiegate i bordi della galette verso l'interno e trasferitela su una teglia da forno.
- Cuocete la galette alle more nel forno preriscaldato a 180°C per circa 40-45 minuti, o finché la pasta brisè è ben dorata e la frutta sobbolle.
- Servite la galette alle more tiepida o fredda.
Altri dolci di stagione senza zuccheri aggiunti:
- crumble cake alle pesche
- muffin alla ricotta ( potete utilizzare la frutta che preferite come pesche o frutti di bosco )
emanuela dice
Ile…
mi viene da sorridere nel leggerti, perchè è come vedermi…
Io venerdì pomeriggio ho inaugurato la mia stagione dell'(A)MORE e delle meline selvatiche.. son partita con mamma e abbiamo camminato per una strada polverosa, lei con il cestino .. io con la maglia rigirata sulla pancia per mettere il mio bottino blu…poi… ho dato il meglio di me infilata in basso per raccogliere le mele cadute e nascoste sotto la pianta che tenute così al fresco si sono mantenute benissimo, arrampicandomi su di una costa per arrivare a quel melo più in alto… mi sono graffiata ed avevo i capelli pieni di foglie, ma il CUORE GONFIO DI FELICITA’…
Ieri Ile ho preparato la tua torta con more e ricotta…che meraviglia…
questa galette è proprio per me… rustica, scura, poco dolce….me la lascio per il prossimo bottino blu (A)MOREvole; le meline me le mangio per merenda o colazione..sono piccole e bruttine, ma una tipologia ha un profumo buonissimo ed un sapore meravigliosi…
Per il resto Ile…Io ho avuto il tuo stesso pensiero qualche anno fa…proprio mentre raccoglievo more in un periodo non proprio Amorevole per me… e mi sono detta…”il mio posto è qui..tra queste cose, questi profumi, queste sensazioni..la natura, la terra (madre)….lei mi può aiutare”… Poi un pochino mi sono lasciata trascinare dalla tempesta in realtà…ed ancora adesso traballo un po’, a volte…però… mi basta camminare sulla strada sterrata e polverosa, arrampicarmi sugli alberi,infilarmi sotto sotto…per potermi sentire di nuovo VIVA…
Grazie Ile…
me lo prendo tutto questo post….
apro il cuore e vengo con te… ad aiutarti nella raccolta..
Un abbraccio fortissimo..
Manu