Il borbottio della moka e il profumo di caffè che invade la cucina, le mani che affondano nella farina, una passeggiata all’alba quando l’aria è pungente, il silenzio rumoroso di certi luoghi.
In questi giorni ho ricercato questi piaceri mettendo a tacere i pensieri, mi sono goduta un piatto di ravioli preparati in un sabato mattina di sole, sono tornata in montagna con mio padre e sono rimasta in silenzio per trattenere la bellezza di un cielo sgombro da nuvole e la purezza della neve.
Sono giorni in cui tutto sembra scorrere lentamente, ma i pensieri volteggiano nella testa e tutto è in continuo movimento. Metto a fuoco le priorità – le mie – e i sogni che non voglio far marcire in un cassetto, mi scontro con idee e desideri che a molti possono sembrare utopici, mentre per me rappresentano l’unica via verso la felicità.
Ho sempre preparato il pane per schiarirmi le idee, ma da qualche mese a questa parte preparo più spesso la pasta fresca e i ravioli sono il piatto che più amo da sempre. I ravioli alla zucca e pecorino sono così semplici, ma racchiudono l’essenza della mia terra, di me.
La farina è quella di solina di tipo 2, grano tenero coltivato e macinato in Abruzzo, il pecorino è quello di Farindola , la zucca è stata coltivata sul terreno che anni fa veniva curato da mio nonno, la ricotta è quella di pecora, fresca e saporita. Pochi ingredienti, tanto equilibrio e gusto. Per arricchirli io li ho conditi con le trombette dei morti essiccate, dei funghi che ho raccolto nel bosco qualche mese fa. Si trovano in commercio, ma sono meno diffusi dei porcini; se non trovate le trombette dei morti io vi consiglio di non sostituirli con altri funghi: questi sono funghi molto aromatici e donano al piatto un profumo unico. Se non li avete ometteteli e condite i ravioli alla zucca e pecorino con abbondante burro fuso, salvia, parmigiano o pecorino, saranno altrettanto buoni! Se lo avete, conditeli con del tartufo nero.
- Per l'impasto:
- 2 uova
- 200 g di farina di solina di tipo 2 ( o quella che preferite )
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
- sale
- Per il ripieno:
- 200 g di polpa di zucca butternut o delica ( peso al netto degli scarti )
- 300 g di ricotta di pecora
- 60 g di pecorino di Farindola grattugiato ( o altro formaggio stagionato )
- noce moscata
- sale, pepe
- olio extravergine di oliva
- 1 spicchio di aglio
- 1 ramo di rosmarino
- Per condire:
- burro
- salvia
- trombette dei morti (Craterellus cornucopioides) essiccate
- Tagliate a cubetti la zucca, trasferitela in una teglia rivestita di carta forno e conditela con qualche cucchiaio di olio, sale, pepe, il rosmarino e l'aglio in camicia.
- Cuocete la zucca a 200° circa 20 - 25 minuti, o finché è morbida.
- Eliminate l'aglio e il rosmarino e frullate la zucca fino ad ottenere una purea omogenea, quindi tenetela da parte.
- Preparate la pasta all'uovo: rompete le uova in una ciotola e sbattetele leggermente con una forchetta; versate la farina in una ciotola, aggiungete l'olio, una presa di sale e le uova sbattute.
- Lavorate l'impasto fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo, quindi fatelo riposare l'impasto a temperatura ambiente per 30 minuti.
- Aggiungete alla purea di zucca la ricotta e il pecorino, amalgamate gli ingredienti e aggiungete abbondante noce moscata, pepe e sale se occorre.
- Riprendete la pasta all’uovo: infarinate leggermente la spianatoia e iniziate a lavorarla con il mattarello, poi aiutatevi con la macchina per la pasta e stendete la pasta molto sottile.
- Ricavate delle lunghe strisce larghe circa 8 cm e ponete il ripieno a piccole cucchiaiate sulle strisce di pasta, ripiegate la sfoglia e praticate una leggera pressione per fare in modo che le due sfoglie aderiscano perfettamente, ritagliate i ravioli con una rotella formando delle mezzelune.
- Continuate fino ad esaurimento degli ingredienti, rimpastando di volta in volta i ritagli di pasta; otterrete circa 48 ravioli.
- Sciogliete il burro in una padella, aggiungete qualche foglia di salvia e poca acqua; quando il burro è sciolto aggiungete due manciate di funghi essiccati sbriciolati leggermente con le mani.
- Cuocete i ravioli in abbondante acqua bollente salata, scolateli e trasferiteli nella padella con il burro.
- Servite subito con altro pecorino o parmigiano.
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Paola dice
È da qualche tempo che lascio anche io che i pensieri si impastino tra tuorli d’uova e farine di ogni tipo, per prendere vita in diverse forme. Ravioli o tortellini, purché racchiudano, abbraccino o custodiscano.
emanuela dice
Ile… vai avanti così,come sei, come ti senti e FAI quello che ti va…
Lo so che non c’è bisogno che te lo dica, ma voglio farlo comunque, perchè io sono simile a te e ti ammiro per il coraggio che hai avuto nel fare il PRIMO PASSO che è quello più difficile….
I ravioli sono meravigliosi ed io, che adoro impastare li rifarò sicuramente (ho anche la farina di grano Solina perchè mia sorella me l’ha riportata da una fiera di produttori nelle basse Marche..)ma seguirò il tuo consiglio di non sostituire i funghi… andrò di burro e parmigiano e salvia…
Grazie mille…
Ti stimo tantissimo
Manu
Francesca dice
Che tuffo al cuore… non mi aspettavo la neve, è arrivata a sorpresa e mi ha(i) fatto sobbalzare! Ecco, se deve essere inverno e deve esserci freddo, che almeno ci sia la neve, quel manto che tutto copre e tutto avvolge, ma nasconde solo in parte, perchè le vette sono lì, visibili e ancora più belle! Resto dentro quella foto per un po’, conserva in caldo quel piatto di ravioli buonissimo e se serve altro pecorino, te lo porto io 🙂