Sembrava essere arrivata, con la sua leggerezza e i suoi colori, eppure Marzo riesce a stupirmi ogni volta con i suoi sbalzi d’umore.
La primavera ha fatto grandi passi in avanti, si è fatta vedere tra gli alberi in fiore e i primi asparagi selvatici, ma non è ancora arrivato il suo tempo. Il cielo minaccioso – e spettacolare – di ieri mi ha ricordato che tutto può cambiare in poco tempo, che può arrivare il vento e spazzare via tutto ciò che abbiamo costruito con fatica. E’ in quel vento e nella tempesta però che risiede la bellezza: è in quella tempesta e nel cambiamento che spazza via le certezze che ci ritroviamo.
E’ un periodo di transizione – uno dei più lunghi – e non voglio perdermi nemmeno una briciola.
Cammino nel verde e respiro la primavera, raccolgo la cicoria selvatica e rimango a lungo in silenzio cercando di preservare quei momenti, mi dedico a preparazioni che richiedono tempo, passione e pazienza, come il pane, mi siedo a tavola e sento ancora il bisogno di un piatto che mi conforti.
Prima che sia troppo tardi, condivido uno dei piatti più confortanti della cucina abruzzese: le scrippelle ‘mbusse. Tipiche della cucina teramana, le scrippelle ‘mbusse sono tutto ciò che vorresti trovare a casa dopo una lunga passeggiata in inverno. Sono il cibo dell’infanzia, ma anche dell’età adulta. Ogni volta che preparo le scrippelle penso a tutte le volte che le rubavo da piccola mentre mia madre le preparava, a quando le arrotolavo e le mangiavo con lo zucchero, ancora calde, sempre più buone.
Vi ho già raccontato le scrippelle al forno, oggi invece le scrippelle finiscono nel brodo bollente…
Amo prepararle e mangiarle, ma stavolta mi limito a raccontarvele a modo mio, attraverso le foto, perché il merito è tutto di mia madre. Le ho lasciato il posto in cucina e, per una volta, mi sono messa da parte. In fondo la serenità arriva proprio in quei momenti, quando capiamo che camminare insieme è più bello.
- Per le scrippelle:
- 6 uova
- 350 g di farina di grano tenero ( per me di solina di tipo 1 )
- 800 - 850 g di acqua
- sale
- Per il brodo:
- 1 gallina
- 1 gambo di sedano
- 1 carota
- 1 cipolla
- 1 patata
- sale,pepe
- Per condire:
- parmigiano grattugiato
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe
- Preparate il brodo: pelate la cipolla, la carota e la patata.
- Ponete la gallina col sedano, la carota, la patata e la cipolla in una pentola capiente, aggiungete il sale, qualche grano di pepe, 3-4 litri di acqua e fate cuocere a fuoco basso per circa 2 h e 30 minuti - 3 ore.
- Durante la cottura schiumate il brodo e quando è pronto togliete la gallina e le verdure e infine filtrate il brodo.
- Preparate la pastella rompendo le uova in una ciotola e sbattendole con una frusta.
- Aggiungete la farina e l'acqua poca alla volta per evitare la formazione di grumi; dovete ottenere una pastella piuttosto liquida.
- Salate la pastella e lasciatela riposare 30 minuti.
- Scaldate una padella antiaderente ( 26 cm di diametro ) e ungetela con poco olio, versate circa ½ mestolo di pastella alla volta e fate roteare velocemente la padella.
- Quando la scrippella inizia a staccarsi dalla padella giratela e fatela cuocere ancora qualche istante dall'altro lato.
- Continuate fino ad esaurimento della pastella, otterrete circa 24 scrippelle.
- Ponete in ogni crespella un cucchiaio circa di parmigiano grattugiato ( se piace anche un pizzico di pepe ) e arrotolate le crespelle.
- Disponete le crespelle nei piatti e versatevi sopra il brodo bollente.
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emanuela dice
“tutto può cambiare in poco tempo, che può arrivare il vento e spazzare via tutto ciò che abbiamo costruito con fatica. E’ in quel vento e nella tempesta però che risiede la bellezza: è in quella tempesta e nel cambiamento che spazza via le certezze che ci ritroviamo.”
Ecco Ile…il senso sta tutto qui…
Grazie infinite
Manu
Ileana Pavone dice
Sì, il senso è proprio lì…:)
Grazie a te Manu, per esserci sempre. :*